Baldo e i giovani
L’ora d’aria
Da quando ricevo materiale dell’etichetta discografica Music Force e per questo disco anche da Toks Records che ringrazio per la gentilezza, ho notato una cosa che è un etichetta che pubblica le sue cose leggere ma non troppo, vorrebbe stare nel mainstream ma le cose che pubblica sono di artisti più o meno conosciuti, ed in pratica più o meno è questa la linea editoriale è come se fosse una sorta di dire vorrei ma non voglio perché preferisco avere una nicchia di mercato in cui mi trovo bene .
E tutti gli artisti che fanno parte di questa etichetta seguono questa linea , ovvio che non c’è nessun artista che non voglia diventare ricco e famoso ma perseguendo questo obiettivo spesso ci si perde nella creatività .Ora non che Music Force lavori per la gloria questo no ma le sue sono scelte ben ponderate e cioè di voler stare in un mercato con degli artisti che fanno musica leggera ma non troppo che invitino alla riflessione ma non troppo.L’ultima produzione in casa Music Force ma solo in ordine di tempo sono i Baldo e i Giovani, i quali si prodigano nel diffondere la loro musica eseguita da questo ensemble di “ Baldi” musicisti che si divertono a riproporre un genere strettamente di nicchia come lo swing ; musica che ci arriva dal passato verso gli anni trenta dove in America c’era il proibizionismo e dove tutti si divertivano ad ascoltare appunto lo swing e il dixieland dove i principali musicisti erano George Gershwin oppure Duke Ellington o Count Basie.
Anche in Italia abbiamo la nostra scena swing che era all’epoca era formata da validi interpreti come Alberto Rabagliati Gorni Kramer, Fred Buscaglione e più recentemente da Sergio Caputo ( quello di Sabato italiano) ed ultimo ma non ultimo Roy Paci.
Baldo e i suoi giovani sono solo un esempio di quanto sto dicendo perché non ci sono solo loro a rinverdire i fasti di un genere come lo swing ed infatti sempre da music force abbiamo i GTO che di recente hanno pubblicato una compilation di loro brani e non.Fresco d’uscita è il nuovo di disco intitolato L’ora d’aria un titolo se vogliamo emblematico a cui si possono riferire varie situazioni tra le quale l’iconica ora d’aria a cui si da ai carcerati, oppure un modo suggestivo di sfuggire alle ansie della vita e prendersi una boccata d’aria ogni tanto non può che far bene ogni tanto.Personalmente lo sto facendo ascoltando il disco che come detto propone musica d’altri tempi come lo swing e durante l’ascolto si avverte proprio questa aura di divertimento forse dovuto al fatto che il disco è stato registrato in presa diretta live in studio senza sovraincisioni o altro fatto questo che rende fresco e godibile nonché divertente.
La scaletta è formata da tredici canzoni e nessuna di loro ha il sopravvento rispetto ad un’altra rendendo il tutto omogeneo in modo da farti apprezzare il lavoro in toto. Ma voglio comunque citarne alcune come ad esempio Campione degli idioti, canzone che parla della difficolta che noi uomini incontriamo quando vogliamo rimorchiare qualche bella ragazza sulla spiaggia ma dove la sezione fiati fa una breve citazione consapevole di Caravan del grande Duke Ellington, per altro già citato qualche riga più su. Oppure Il piede sa eheh scusate qui ci vuole una risatina tra i denti perché pensando al quel che il piedeIn alcune occasioni soprattutto quando distrattamente ci capita di sbattere sull’angolo del letto o alla zampa del mobile della camera da letto vabbè cose che capitano. La produzione di questo disco è stata molto curata e tende a valorizzare sopratutto la ritmica dove il gruppo usa il contrabasso che rispetto al basso elettrico ha un suono più rotondo e profondo che riempie la scena ma senza coprire gli altri strumenti . Una citazione alla grafica della copertina realizzata Gabriele Cancelli che ambienta visivamente la musica dove viene raffigurato una sorta di tenda da circo e un omino la cui testa è in pratica un palloncino staccato dal corpo dove su parte superiore è stato messo una sorta di cappello e sul viso dei vistosi mustache, e questo omino appeso a dei palloncini vola trasportato dal vento.
Insomma in chiusura è un disco d’altri tempi musicalmente rivolto al passato ma con una grande voglia di stare nel presente, e se avete bisogno di un ora d’aria potete ascoltare questo disco fatto di spensieratezza e divertimento .
Stefano Bonelli
Music Force/Toks Records
www.facebook.com/baldoeigiovani
Baldanzoso
Albeggia
Luce
Sei solo la spina di un cactus
Città vuote
Campione degli idioti
Baldixie
Il piede sa (Piedjalji’a)
La noia prima della dittatura
L’ora d’aria
Sogno doppio sogno
Barone Torpedone
I like bananas
Alan Malusà Magno – chitarra e voce
Gabriele Cancelli – tromba
Mirko Cisilino – tromba & trombone
David Cej – fisarmonica
Marzio Tomada – contrabbasso
Marco Dorlando- batteria