LIVE REPORT a cura du Giacomo Cerutti

AVATAR, AETHER REALM alla Santeria Toscana 31 (MI) – 05-02-2024

Ben ritrovati alla Santeria Toscana 31 di Milano, dove la Vertigo Hard Sounds ha portato sul palco i mitici AVATAR, un atteso ritorno dopo sei anni di assenza per quest’unica data che ha registrato il SOLD OUT. Impegnati nel “The Great Metal Circus 2024” già il nome dice tutto, sono pronti a portare il loro sorprendente show capitanati dallo stravagante Johannes Eckerström, preceduti dai compagni di viaggio AETHER REALM.

Come spesso accade a causa del lungo viaggio, il traffico rallentato dalla pioggia e la disperata ricerca di parcheggio, arrivo a concerto già iniziato riuscendo a vedere solo le ultime tre canzoni degli AETHER REALM. Il locale è quasi pieno e noto che il frontman Vincent Jones, ha una buona influenza sul pubblico rendendolo partecipe, il genere proposto è melodic death metal moderno sia nel riffing che nelle linee vocali, passando da sonorità ruvide e pesanti a dolci e lente. Il pubblico viene coinvolto nelle parti corali, mentre quando il ritmo accelera si accende un po’ di moshpit, infine con The Sun, the Moon, the Star gli americani terminano l’esibizione, con la quale hanno saputo scaldare il pubblico ricevendo calorosi applausi.

Slave To The Riff
The Tower
Cycle
The Magician
Should I?
Swampwitch
She’s Back
Guardian
TMHC
The Sun, The Moon, The Star

Vincent Jones – vocals bass and orchestration
Heinrich Arnold – guitar
Donny Burbage – guitar
Tyler Gresham – drums

Durante il cambio palco il locale si riempie totalmente, la densità umana per metro quadrato aumenta e l’atmosfera è già carica di tensione, tra la folla si notano dei fans particolarmente devoti, vestiti e truccati come il cantante. Quando le luci si spengono parte un coro da stadio, si sentono dei rintocchi di campana e John Alfredsson si staglia alla batteria, a ritmo dei suoi colpi il palco si oscura e s’illumina mentre giungono Jonas Jarlsby, Tim Öhrström e Henrik Sandelin. Finalmente con l’apparizione di Johannes Eckerström, gli AVATAR spezzano le urla con la title track del nuovo disco Dance Devil Dance, accompagnati da effetti pirotecnici scintillanti mandando la folla in delirio, esattamente come durante un freakshow.

In origine erano nati nel 2001 come band melodic death metal, variando in seguito al metalcore/alternative metal quindi il loro repertorio si concentra dal quarto disco in poi, alternando canzoni nuove come Valley of Disease e Do You Feel in Control?, a cavalli di battaglia come The Eagle Has Landed e Bloody Angel. Complessivamente ogni canzone genera un entusiasmo incredibile, i fans si agitano e cantano con grande enfasi, fomentati dall’adrenalina sprigionata da Johannes e compagni, che mantengono sempre alto il livello dello show con grande energia e invidiabile presenza scenica. Jonas e Tim tracciano una ritmica affilata con assoli abrasivi, inserendo abilmente anche parti melodiche, Henrik indurisce le fondamenta con solidi giri di basso, mentre il motore pulsante e fondatore John picchia su piatti e pelli con potenza e precisione, con movimenti a scatto e mantenendo perennemente fisso il suo sguardo di ghiaccio.

Ovviamente il domatore che rende questo concerto un favoloso circo-teatro, è il solo e unico Johannes un personaggio ironicamente inquietante che sembra uscito dalla mente di Tim Burton, una fusione tra un clown, Il Corvo e Arancia Meccanica. Una fonte di ironia e carisma dal quale ci si può aspettare di tutto, intrattiene in fans anche in italiano, durante Puppet Show lascia il palco e va al mixer per fare un cagnolino con un palloncino, poi suona con il trombone una musichetta da circo, dopo che Jonas Jarlsby e Tim Öhrström si sono sfidati a colpi di assoli, un uomo vestito da boia porta sul palco un pacco regalo, dal quale esce il frontman con tanto di palloncini in stile IT per Black Waltz, in seguito con Tower il palco è tutto suo mentre canta e suona il piano, citando i Cugini di Campagna e ovviamente i fans intonano in coro Anima Mia, ma durante la canzone regna un religioso silenzio che diviene poi un coro pacato e alla fine un forte coro globale.

Dopo Colossus parte una base techno e John simula una spasmodica crisi d’ansia mentre sistema il palco, mettendosi poi a sparare con un fucile a coriandoli e ritirandosi nel backstage, dopodiché inchiniamoci al “The King” Jonas con mantello e corona per A Statue Of The King, con la quale chiudono la prima parte dello show. Durante la pausa gli insaziabili fans acclamano i loro idoli, che senza farsi troppo desiderare tornano all’attacco con The Dirt I’m Buried In, seguita da un ironico monologo di Johannes per introdurre la celebre Smells Like A Freakshow, mentre come ultima canzone eseguono Hail The Apocalypse, per un gran finale con fuochi scintillanti entusiasmante esattamente come l’inizio. Senza dubbio gli AVATAR hanno tenuto uno show spettacolare a 360°, studiando dettagliatamente la coreografia come in pochi sanno fare, mantenendo i fans in costante visibilio ricevendo una pioggia di urla, cori e applausi assolutamente meritati, ringraziamo la Vertigo Hard Sounds per aver organizzato questo fantastico evento. Alla prossima!

Dance Devil Dance
The Eagle Has Landed
Valley of Disease
Chimp Mosh Pit
Paint Me Red
Bloody Angel
For the Swarm
Puppet Show
When the Snow Lies Red
Do You Feel in Control?
Guitar Battle
Black Waltz
Tower (Johannes piano e voce)
Colossus
Let It Burn
A Statue Of The King

Encore:

The Dirt I’m Buried In
Smells Like A Freakshow
Hail The Apocalypse

Jonas “Kungen” Jarlsby – guitars
John Alfredsson – drums
Johannes Eckerström – lead vocals
Henrik Sandelin – bass, backing vocals
Tim Öhrström – guitars, backing vocals