Atavistia
Inane Ducam
Canadesi,e con un talento da premiare,gli Atavistia pubblicano quest’anno questo “Inane ducam“,un Ep sbalorditivo,una super produzione che farà drizzare le orecchie ai fans dei Dimmu Borgir più orchestrali,dei nostrani Fleshgod Apocalypse e dei formidabili Ade.La magnificenza del death/black metal sinfonico di questi ragazzi esplode ed inonda le mie orecchie facendomi restare a bocca aperta,dopo 1:40 minuti di intro,seguono 22 minuti circa di un capolavoro suddiviso in 5 pezzi,uno più bello dell’altro,uno più coinvolgente dell’altro.Le imponenti orchestrazioni di Mattias Sippola (leader della band,nonchè lead guitarist e cantante),un batterista,Max Sepulveda,che non ha niente da invidiare a Nicholas Barker,ed i talentuosi D’Wayne Murray al basso e Dalton Meaden alla seconda chitarra,creano un connubio musicale da applausi,veloci,melodici,tecnici e con una capacità compositiva che è pura maestria,in 5 “miseri” pezzi sti qua hanno tirato su una opera teatrale ad dir poco fantastica,e poi,questo cantato alla Trevor Strnad(R.I.P.)/Shagrath è in buona sostanza la ciliegina sulla torta.Da tempo non mi esaltavo così con una super produzione(ascoltare per credere),ogni ritmica è dotata di una gran potenza e le orchestrazioni sulle testiere sono tutte supportate da un tappeto musicale che non ha difetti.Fondamentalmente gli Atavistia non si sono discostati di molto da ciò che è stato pubblicato nel 2023 (Cosmic warfare),
La continua maturazione stilistica della band è un rialzo continuo e quest’anno siamo arrivati ad un livello davvero alto;al di là del fatto che le orchestrazioni sono state affinate e congeniate al massimo della concentrazione,musicalmente i nostri hanno una capacità di composizione degna dei più grandi del genere e,a mio modo di vedere,con questo “Inane ducam” si sono nuovamente superati.Già dall’intro,che è una sorta di canto di guerra melodico ed atmosferico da paura,si capisce bene che questa band è fatta per andare dritta al punto senza ripensamenti e senza perdersi in cianfrusaglie di sorta,tanto è vero che alla partenza di “Timeless despair” alzo subito le braccia al cielo in segno di resa;una ritmica serratissima supportata da una orchestrazione maestosa irrompe con fierezza dando il via ad un pezzo dinamico che si sviluppa quasi subito su dei ritmi abbastanza veloci,tupa tupa,blast beat e nuovamente la ritmica serrata iniziale,con un cantato ineccepibile e perfettamente a tema con la proposta musicale.
Noto fin da subito che è stato migliorato nettamente il sound generale,e onestamente devo dire che le doti canore di Mattias sono arrivate ad un livello davvero invidiabile, per non parlare del batterista(Sepulveda) che va di doppio pedale che è una meraviglia;la successiva “Dark isolation” mi conferma a pieni voti la grande maestria nella composizione dei pezzi della band,qui balza fuori anche un gusto per le atmosfere più epic che è da premiare,ascoltate il ritornello con la voce pulita che si destreggia su un blast beat spiazzante e ne rimarrete ammaliati….Ovviamente è da elogiare anche il lavoro di chitarre e basso che mai passano in secondo piano,suonando una serie di ritmiche che spalleggiano la batteria in maniera esemplare,richiamando tantissimo ciò che Fleshgod Apocalypse e Ade ci fanno ben ascoltare già da tempo.”Unattained creation” è un pezzo un pò meno “furioso” ma che non si discosta di un millimetro dal tema musicale proposto dalla band,in cui una sola parte di blast velocissimo spazza via certi sentori di staticità che i meno appassionati del genere potrebbero avvertire,gran bel ritornello con la voce pulita e bellissime le ritmiche martellanti delle chitarre che si lasciano andare in qualche assolo che non guasta assolutamente la musicalità del tutto,davvero bravi.
“The void” chiude questo piccolo capolavoro con la velocità e la teatralità dei Dimmu Borgir più ispirati,lasciandomi attonito e piacevolmente sorpreso anche da una composizione spezzata da una parte centrale più posata in cui in lavoro di doppio pedale è da applausi.Una band questa,che può essere accostata benissimo a quelle sopra menzionate e che potrebbe presentersi senza problemi sui palchi internazionali più blasonati;una gran bella realtà da tenere in considerazione.Supporto assoluto a questi ragazzi,
Enjoy!
Giuseppe Musso