Asia

Gravitas

Più di trent’anni sono passati da quell’epico esordio discografico, l’omonimo disco del 1981, quello con la bellissima copertina (il drago stilizzato sull’acqua che quasi gioca con una sfera uminiscente), disegnata da Roger Dean già protagonista indiscusso nel corso degli anni precedenti per le bellissime ed artistiche cover degli album degli Yes.

John Wetton, Steve Howe, Carl Palmer, Geoff Downes lasciati momentaneamente alle spalle i ricordi dorati con le varie formazioni di appartenenza (King Crimson, Yes, Emerson Lake and Palmer) decisero di intraprendere la carriera di supergruppo e nonostante i vari critici musicali del tempo non gradissero troppo questa nuova avventura, gli Asia tirarono fuori dal cilindro l’album omonimo che ancora adesso viene suonato e citato dai patiti del rock mondiale.

E’trascorso molto tempo da allora, i dischi successivi non ebbero pari riscontro di vendita e la macchina Asia inevitabilmente si inceppò ed andò incontro ad una fortissima crisi che la portò a vari cambi di formazione ed addirittura ad una lunga pausa creativa sul finire degli anni novanta.Tra il 2006 ed il 2007 la band ritornò alla line-up originale e iniziò un tour mondiale che diede nuova linfa al gruppo che nel 2008 produsse Phoenix, il disco del rilancio e dl ritorno al futuro! L’album era sicuramente buono ed i frutti si videro in termini di critica e di vendite. Siamo quasi ai nostri giorni, nel 2012 dopo l’uscita del penultimo disco in studio, il mediocre XXX, Steve

Howe lascia gli Asia e viene sostituito dal giovane chitarrista Sam Coulson. L’attuale formazione è quella che ha dato origine al nuovissimo Gravitas.La splendida copertina ancora opera di Roger Dean mi fa presagire che i nostri abbiano continuato la strada intrapresa con Phoenix,ed ascoltando la opener track Valkyrie la mia impressione viene confermata, un pezzo impostato sulla voce potente e pastosa di John Wetton che ricorda in qualche passaggio Don’t cry, uno dei loro singoli di maggiore successo. Il pezzo successivo Gravitas che da il nome al cd, ha un grandissimo ed evocativo intro strumentale con le tastiere di Geoff, è il brano più lungo e rappresenta l’anima artistica degli Asia, in una parola ottimo!

The closer I get to you è una perfetta ed elegante ballad che con Joe Di Maggio’s glove costituiscono le parti che non ti aspetti,nel senso che sono brani suggestivi e delicati che i nostri hanno nelle loro corde ma forse in passato, hanno sacrificato in favore di produzioni più rockeggianti. Nyctophobia è il passo falso, una canzone molto leggera che ha il suo peso estremo nella ripetività del ritornello che è ai limiti del logorroico….Il cd riprende quota con la bellissima Russian dolls e soprattutto con Heaven help me now, traccia piena di rimandi e riferimenti stilistici all’album di esordio. I would die for you e la conclusiva Till we meet again non fanno altro che confermare lo stato di grazia di Wetton e soci che si esibiscono in un buon lavoro, raffinato e molto orecchiabile.

Welcome back Asia !

Massimo Cassibba

Valkyrie
Gravitas
The Closer I Get To You
Nyctophobia
Russian Dolls
Heaven Help Me Now
I Would Die For You
Joe Di Maggio’s Glove
Till We Meet Again
The Closer I Get To You (Acoustic)” (Deluxe Edition bonus track)
Joe Di Maggio’s Glove (Acoustic)” (Deluxe Edition issue bonus track)
Russian Dolls (Acoustic)” (Japanese CD issue bonus track)

Geoff Downes – keyboards
Carl Palmer – drums
John Wetton – bass, vocals
Sam Coulson – guitars