Art Of Attrition
…And It Will All End Forever
Gli Art of Attrition sono una band canadese fondata nel 2019, con all’attivo un album dal titolo The Void Eternal, uscito nel 2023. Questo nuovo EP, intitolato …And It Will All End Forever, è stato rilasciato il 26 giugno 2024, auto-prodotto e distribuito tramite Distrokid.
Il loro sound può essere descritto come deathcore, arricchito da potenti influenze sinfoniche e un grande impatto a livello di orchestrazioni e cori black. Il gruppo che subito viene in mente, senza troppi sforzi, sono sicuramente Lorna Shore, ma anche realtà come Wake in Providence e gli italiani Drown in Sulfur trovano una certa affinità con gli Art of Attrition.Nonostante un sound che potrebbe sembrare derivativo, queste quattro tracce riescono comunque a catturare l’attenzione dell’ascoltatore.Oltre alla violenza tipica del genere, le melodie evocative e i ritornelli dal forte impatto emotivo riescono a far trascorrere piacevolmente il tempo, mantenendo l’album interessante dall’inizio alla fine.Ad esempio, il ritornello e i momenti finali di “Emaciate” sono trascinanti e coinvolgenti, con una carica emotiva che non passa inosservata.
Un punto su cui si può fare qualche osservazione riguarda la produzione.Sebbene l’uso dei sintetizzatori e l’approccio sonoro siano decisamente intriganti, si ha la sensazione di trovarsi di fronte a un prodotto leggermente troppo asciutto e “confezionato”, che potrebbe beneficiare di una maggiore organicità e spontaneità.Un momento di grande esaltazione arriva con la traccia che dà il nome all’EP, “...And It Will All End Forever”, che si presenta come un concentrato di melodie evocative e sinistre, con una violenza bruta e compatta che arriva diretta allo stomaco.
In questo brano emerge anche una notevole tecnica esecutiva, che arricchisce l’intensità della composizione.Pur essendo un genere che tende a seguire schemi consolidati e meccanismi ormai ampiamente risentiti, a volte si incontrano band come gli Art of Attrition che riescono a portare una personale reinterpretazione del deathcore.Certamente le influenze sono evidenti, ma in un genere che ha radici e codici ben definiti, è inevitabile che si riscontrino dei richiami a gruppi storici.Una produzione più convincente avrebbe sicuramente aiutato a dare una maggiore personalità a questo disco, evitando di rendere il tutto leggermente artificiale e meno credibile.
Tuttavia, si intravede un enorme margine di evoluzione per questi canadesi, e la loro idea di deathcore nero ed evocativo ha sicuramente del potenziale.
Gli Art of Attrition sono un gruppo da tenere d’occhio, con molteplici possibilità di sviluppo. È sicuramente un nome da segnare per il futuro e da seguire nella loro evoluzione musicale.
Daniele Giudici