Arjen Lucassen’s Supersonic Revolution

Golden Age of Music

Polistrumentista, genio del male e fondatore di una miriade di progetti musicali di vario tipo partendo dal buon sano rock basato su sonorità tipiche degli anni settanta ed arrivando a ottimi prodotti metal e heavy prog, parliamo di Arjen Lucassen vero e proprio one man band che per questa avventura chiamata Supersonic Revolution  crea una line up di tutto rispetto con il tastierista e vecchio amico di mille avventure Joost van den Broek, il chitarrista Timo Somers, il batterista Koen Herfst ed il cantante Jaycee, musicisti e soprattutto fratelli che sanno suonare rock genuino ed istintivo.

Con questo nuovo progetto,  pur non allontanandosi definitivamente dalle atmosfere di stampo prog e symphonic rock, Arjen sottolinea il suo amore per il rock in stile Seventies. Undici canzoni piu’ 4 bonus, ricche di lunghi assoli di chitarra accompagnati da una linea ritmica tremenda e con tastiere hammond sempre presenti ad arricchire il sound.Come detto nelle premesse, Golden Age Of Music è figlio di un certo hard rock in stile anni ‘70, tipico di gruppi come i Deep Purple, che non disdegna ottime e profonde virate nel prog. L’opener SR Prelude ne è la dimostrazione vivente con il suo mood strumentale con tanto di organo Hammond a fare da preludio al rock piu’ diretto della seconda traccia The Glammattack che contiene straordinari dialoghi tra chitarra elettrica ed hammond.

La title track resta perfettamente in linea con il sound della band, un bel pezzo che alla ritmica abbina la melodia piu’ affine a gruppi come i Boston e la sostanza non cambia, il livello musicale rimane alto e godibile. The Rise Of The Starman è un pezzo molto carico ed avvolgente e stavolta l’affinità la intravedo con i Dream Theater mentre con la successiva Burn It Down il metro di riferimento è chiaramente di nuovo con la musica dei Deep Purple e piu’ precisamente con la straordinaria Smoke on the Water..La misteriosa Odyssey, la traccia piu’ lunga dell’album, è un trip nel prog metal con continui e tipici cambi di tempo. La successiva They Took Us By Storm mi piace un sacco, con il suono oscuro e quasi esoterico delle tastiere che unendosi agli altri strumenti rende il pezzo straordinariamente unico.

Delle ultime quattro tracce vorrei segnalare la bella e dolcissima Holy Holy Ground, il classico lentone anni settanta con sonorità ricche e pastose, il basso e la voce  in grande evidenza e pi ancora rock con Fight Of The Century e la conclusiva Came To Mock, Stayed To Rock. Come scritto in apertura, il lavoro si conclude con quattro cover che sono Children Of The Revolution (T-Rex), Heard It On The X (ZZ Top), Fantasy (Earth Wind & Fire) e Love Is All (Roger Glover).

I Supersonic Revolution colpiscono nel segno dimostrando che Arjen Lucassen non sbaglia mai un colpo, qualsiasi cosa faccia la qualità viene sempre al primo posto.

Massimo Cassibba

 

Music Theories Recording/Mascot Label Group
www.arjenlucassen.com/content

 SR Prelude
The Glamattack
Golden Age Of Music
The Rise Of The Starman
Burn It Down
Odyssey
They Took Us By Storm
Golden Boy
Holy Holy Ground
Fight Of The Century
Came To Mock, Stayed To Rock

Joost van den Broek – keyboards
Timo Somers – guitar
Koen Herfst – drums
Jaycee – vocals