Aradia

Walking on the edge

La band nasce da un idea del chitarrista Francesco Rasero mette insieme alcuni musicisti ma purtroppo  visto il periodo del covid tutto viene rallentato,nel 2020 avviene ufficialmente la nascita degli Aradia.

Mi sembra fare una menzione speciale  per uno dei fondatori della che per motivi personali ha dovuto lasciare la band,dopo essersi fatti le ossa Rasero e il resto della band sentono l’esigenza di dar vita  a questo progetto iniziando a comporre  materiale che poi sarebbe stato inserito nel disco .L’uscita discografica del nuovo lavoro è avvenuta il 23 Aprile e si compone di soli cinque brani ed è quindi da considerarsi a tutti gli effetti di un EP.

Addentrandoci in questo cd durante l’ascolto vengono fuori le influenze del gruppo da annoverarsi soprattutto negli Iron maiden periodo Blaze Bayley soprattutto per la voce di Stefano Cheville Perini che in più di un frangente si fa assomigliare  al barbuto cantante.Qui si notano subito le dolenti note si perché purtroppo in più  di un’occasione  il nostro buon Stefano cade  in alcune stonature che ne deficitano l’ascolto ne consegue che il singer  non si mostra all’altezza della situazione rispetto all’andamento del disco e al resto della band che invece  ci offre una buona prova e anche il songwriting non è male.

Parlando delle canzoni che sono molto belle  e sottolineo belle ed efficaci si comincia con l’opener The Spell Lady Death con un inizio travolgente dovuto alla coppia di chitarre Rasero/ Gilardoni e di cui immagino che sia proprio Rasero ad usare il classico effetto uahuah che ormai lo avevo dato per estinto.La durata delle canzoni si aggira per tutte verso i cinque minuti e mezzo o giù di li ma questo non è certo un difetto anzi e per fortuna non ci troviamo di fronte  alla mega durata delle canzoni di ricordi maideniani o dei Metallica.Davvero coinvolgente il rifferama di Message From Hell e l’intro semi acustico arpeggiato ci introduce all’interno del messaggio infernale.
Scorrendo ci imbattiamo in Our Fugitive dove  salgono in cattedra le due chitarre con le tipiche scorribande maideniane è uno  dei pezzi che mi piacciono di più peccato che venga in parte rovinato da alcune cadute di tono del pur volenteroso cantante. Sad Time è la canzone scelta per farla uscire come singolo un ottima scelta perché non si può fare a meno di saltellare quando sempre le due asce vanno all’unisono con un riff coinvolgente. Altra nota diciamo non positiva  la debbo fare alla produzione Walkin.. poteva certamente essere fatta meglio i suoni risultano alquanto attufati e chiusi  e soprattutto la batteria ha un suono che non fa uscire  i pezzi come dovrebbero.

Nel computo generale direi che questo lavoro supera  la sufficienza perché come detto si tratta comunque di un buon lavoro che certamente poteva essere fatto meglio.

Stefano Bonelli      

The Speel – Lady Death
Message From Hell
Let My Spirit Free Again
Our Fugitive
Sad Time

Stefano Cheville Perini – vocals
Francesco Rasero – guitar
Marco Hellion Gilardoni – guitar
Andrea Fumagalli – bass
Cristian Sampietro – drums
Special mention : Paolo Gilardoni – bass