Angel

Once upon a Time

Tra i gruppi storici dell’hard rock stanno anche gruppi minori, che non innovarono nel vero senso della parola ma che ebbero comunque una personalità tale da farsi ricordare e comunque fecero progredire la musica dura.

Uno di questi furono gli americani Angel  che esordirono nel 1975 e che scrissero ben cinque album fino al 1979. In realtà ebbero un certa influenza nel panorama rock e ricordiamo che l’ormai ex-tastierista Gregg Giuffria è stata una figura importante della scena anche in seguito (come solista e con gli House Of Lord). Oggi della formazione originale troviamo due soli esponenti: il cantante Dimino e il chitarrista Meadows. Ed è un oggi funzionante, con una falsa partenza nel 1999 tramite l’album ‘In the Beginning’, ma con una stabile affermazione odierna, ripresa con il buonissimo ‘Risen’ nel 2021 e adesso con l’uscita di questa nuova pubblicazione. Suonano perfettamente la stessa musica di allora, e nonostante tanti deja-vù, la qualità è di intensa dignità, oltre che divertente. Durante l’ascolto c’è la percezione di sentire quel retrogusto antico, il fascino di un tempo ritenuto ancora felice per il rock.

THE TORCH’ è un bell’inizio epico che ricorda il periodo anni settanta in cui insieme a Styx e Kansas si suonavano cose ariose poste tra input AoR e atmosfere progressive; un pezzo evocativo che emana classe e poesia rendendo l’idea di viaggiare nei luoghi migliori dei tempi musicali che furono, pura magia. Con ‘BLACK MOON RISING’ e ‘Once upon…’ si realizzano condensazioni sonore più plateali in senso teatrale che ha collegamenti con la verve di Meat Loaf, e fa piacere notare che  il combo non si accontenti di cercare belle melodie o di inventare un riff, spingendosi a colpi espressivi che vadano oltre la forma base, senza strafare ma senza ridurre il proprio potenziale. Una canzone tradizionale come ‘LET IT RAIN’ è un ottimo esempio di come si fa una ballata senza renderla smielata. E ‘LIAR LIAR’ suona a cavallo dei settanta e degli ottanta con tastiere vintage, ma con un carattere da Class Metal, una estetica che gli Angel cavalcano perfettamente bene, e la verve è quella giusta con riffing fluido e songwriting fresco.

Va giù dura ‘Psyclone’ anche se le tastiere la ammorbidiscono, ed è uno dei lati rocciosi che la band ha conservato, assomigliando all’attitudine facile e diretta dei Kiss. Troviamo la morbidezza piaciona che suona davvero vintage con cori femminili pop-soul in ‘Blood of my Blood…’ che ci porta nel mainstream anni settanta, anche se oggi tale essenza non ha lo stesso appeal commerciale di allora.  Un brano scontato lo troviamo in ‘Turn the Record Over’ che ricalca troppo cose usuali sia nel giro riffico che nelle melodia e persino nell’assolo, ma sembra l’unico filler. Per ciò che concerne le tre bonus, si tratta di piacevolissimi e azzeccati rocketti leggeri che esaltano la vitalità giovanile e spensierata delle cose allegre e sbarazzine che pure negli anni settanta andavano alla grande sia nel glam che nel mainstream di allora; molto derivative quindi giusto considerarle solo come bonus, ma gustose da ascoltare.

L’impostazione non manca di assoli alla guitar-hero o di tastiera alla Lord, e arrangiamenti curati. Pure avvertendo una grande maturità, emergono attitudini adolescenziali in pezzi che sono più lineari e gioviali, di rock leggero e spensierato, ma sempre con raffinata coerenza. Non vengono dimenticate le estetiche che fanno ricorso ai cori e alle enfasi tastieristiche, immettendo anche parti toniche di hard più compatto. Un’opera di questo tipo regala la sensazione di piacevole soddisfazione, riuscendo a mantenersi attratti da un ascolto che si fa godere. Non mancano riff abusati e già sentiti, e nemmeno linee vocali standard, però ne fanno brani minori senza che diventino noia o inutilità, entrando comunque nelle membra e stimolando un sorriso di gratitudine. L’impegno c’è stato ed ha dato buoni frutti, rispettoso delle aspettative; fortuna che gli Angel esistono ancora.

Roberto Sky Latini

The Torch
Black Moon Rising
It’s Alright
Once Upon A Time An Angel And A Devil Fell In Love (And It Did Not End Well)
Let It Rain
Psyclone
Blood Of My Blood, Bone Of My Bone
Turn The Record Over
Rock Star
Without You
Liar Liar

Daddy’s Girl      (bonus track)
C’mon                (bonus track)
Let the Kid Out (Bonus track)

Frank Dimino – vocals / keyboards
Punky Meadows – guitar
Danny Farrow – guitar
Charlie Calv – keyboards
Steve Ojane – bass
Billy Orrico – drums