Anchor and Burden
Exctincion Level
Anchor and Burden è una band di avantgarde progressive doom-jazz post-metal senza compromessi con sede a Berlino, in Germania, che ha un proprio stile di composizione istantanea collettiva che sfida le norme della creazione. Creano monolitici colossi doom per poi ridurli a brandelli con un’energia senza limiti nel momento successivo.
I due chitarristi a 8 corde Markus Reuter e Alexander Dowerk evocano una vasta gamma di stati d’animo con i loro strumenti unici: Da sussurri eterei provenienti da regni fantascientifici, a virtuosismi cerebrali che fratturano la psiche, fino alla brutalità del metal che lascia l’ascoltatore con il fiato sospeso.Bernhard Wöstheinrich tesse una ragnatela di synth e macchinari percussivi automodulanti, una corrente arcana sotto gli imponenti monoliti di chitarra, come stazioni spaziali senzienti che attraversano il vuoto.Il batterista Asaf Sirkis, virtuoso maestro del ritmo, utilizza i suoi poliritmi jazz e indiani non solo per forgiare un battito pulsante, ma anche per spezzare e spostare la musica del quartetto in luoghi inaspettati con i suoi complessi ritmi iper jazz.
“Afterglow” questo è il titolo del disco è il seguito del devastante album “Extinction Level” e segue nella sperimentazione più ostinata ed ossessiva deliberatamente nata dalla menti di due musicisti che sono fuori da ogni schema e sopratutto fuori da ogni regola compositiva lasciando spazio alla creatività istantanea in parola povere si dice improvvisazione come nel più classico stile jazz non standard per coloro che si sono persi nelle sterili terre desolate lasciate da “Extinction Level“, ecco la soluzione ma ciò non vi lascerà in sonni tranquilli e beati perché sarete consci di quello che avete ascoltato pur rimanendo alquanto interdetti. Questo succede quando si ascoltano o si prova a farlo opere di questo genere indefinibile se vogliamo ma inserito perfettamente nel genere nel disco si sente che i musicisti sono totalmente coinvolti nel loro modus creativo lasciandoci quasi inebetiti. Anche l’artwork un illustrazione suggestiva realizzata da RubenPand mentre la grafica del disco è di Alexander Paul Dowerk,se vi piace stare fuori dagli schemi mentali che vi siete creati nel tempo questo è un disco che si presta moltissimo allo scopo per cui addentratevi pure in mondo di pazzi scriteriati verrete coinvolti e diventerete pazzi anche voi.
Stefano Bonelli