Amedeo Giuliani

Il viaggio di Chinook

A volte (non so quanto involontariamente),m’imbatto in artisti che sembrano collegati tra loro , credo che la cosa sia  inconscia, in quanto appartenente solamente al mio pensiero .

Dico questo perché recentissimamente ho ascoltato il disco di Federico Sirianni intitolato “Maqroll” un gabbiere che si occupa tutto quanto concerne le vele ed è colui che sta la maggior parte del viaggio sull’albero maestro per avvistare i vari approdi. Anche in questo nuovo disco di Amedeo Giuliani, si parla  di viaggio nella figura di “Chinook “ essendo Amedeo di Pescara anche lui è legatissimo al mare tanto da citarlo nei crediti del suo disco.Fra i due artisti ce una figura che indelebilmente ha influenzato il modo di intendere la musica tutti  appartenenti alla scena cantautorale italiana , tutti e due “sottomessi” alla “legge“ De Andreiana ed è questo forse il filo conduttore che lega i due artisti oltre  alla forte  appartenenza marinara

essendo uno di Genova e l’altro di Pescara, due città indissolubilmente legate al mare.Il viaggio di chinook è il terzo album di Amedeo e comprende dieci brani un numero giusto che ci permette di ascoltare il disco senza troppi patemi d’animo,e ad ogni ascolto ci pervade un senso di malinconia di cui è pregno questo disco. Questi svariati ascolti mi hanno rendere conto di come siano importanti non la musica ma anche i testi vero e proprio punto di forza del pescarese da cui scaturisce la sua personalità anch’essa malinconica .Non solo un aspetto concreto a cui Amedeo Giuliani dedica  più di una canzone è la libertà ”Figlio Di un idea” ma anche “Non aver Paura”

Struggente  come è la voglia di libertà che a questo punto posso dire di avere anch’io d’altronde chi è che non ha di questi sentimenti? “Il Viaggio di Chinook” è un disco intenso forte ed emotivamente coinvolgente a questo contribuisce un songwriting dal quale si evince la voglia del nostro cantautore di raccontare   storie che abbiano lo scopo di rimanere scolpite all’interno di ognuno di noi. “Vorrei vedere il mare” esprime pienamente questo sentimento. Il viaggio  non è altro che questo un disco fatto di sentimenti raccontati con un senso d’urgenza che ogni artista  ha  ma  Amedeo forse  più di tanti altri . L’assolo di questo pezzo breve ma intenso nella sua bellezza espressiva racchiude tutto questo.Musicalmente il disco si divide  tra equamente tra rock e musica cantautorale il tutto eseguito con grande perizia e  professionalità e anche la produzione gioca  in questo senso un ruolo fondamentale. Pur essendo un disco serio ci sono anche altri momenti ironici si ascolti il rock blues di “Artista di strada” essendolo stato lui stesso.

In conclusione Il viaggio di chinook racconta la storia di ognuno di noi essendo la vita fatta di questi sentimenti che vanno dalla resistenza alla voglia di libertà di fronte alle avversità.Come del resto fa il salmone che per raggiungere il luogo di nascita preferisce intraprendere il viaggio contro corrente magari incontrando a volte la morte sapendo però tutta questa determinazione gli farà raggiungere la mèta.

Stefano Bonelli

Gabbia di vetro
Il casellante
Figlio di un’idea
Neve
Luna cubana
Artista di strada
Mela acerba
Codice a barre
Non aver paura
Vorrei vedere il mare

Amedeo Giuliani- chitarra e voce solista
Adriano Guarino – Chitarre basso mandolino piano organo e batteria
Fabio i Petrella – organo (Gabbia di vetro)
Alessandra de luca –pianoforte (Vorrei vedere il mare)
Francesco Marranzino – contrabbaso ( La luna cubana)
Cinzia Cariè – voce (Non aver paura)
Francesco Mazzeo percussioni (Mela acerba)
Fernando Giuliani (Non aver paura)