Against Evil
Give ‘Em Hell
“Give ‘Em Hell”, è il titolo del nuovo album della band Against Evil, sarà pubblicato il 12 luglio 2024 via Doc Gator Records. È il terzo album degli Indians dopo “All Hail the King” (2018) e “End of the Line” (2021).
In pratica il gruppo indiano è arrivato al terzo disco ed io non avrei mai pensato che ci fosse una vera e propria scena indiana conoscendo come penso molti di noi, solamente il chitarrista dei Soundgarden Kim Thayil, a questo punto mi dovrò ricredere anche per via di questa ottima band fautrice di un classicissimo heavy metal che guarda soprattutto verso la Germania con i Rage questo anche per il timbro particolarmente simile a quello di Peter Wagner . La canzone “Lights Out”canzone potrebbe stare benissimo in un disco come Balls to the wall per dire.. Questo terzo disco è veloce diretto e molto semplice da ascoltare per via di un song writing fluido e diretto che arriva nelle orecchie immediatamente anche per i cori in stile anthem.
Incredibile a dirsi ma qui c’è anche la presenza dell’Italia visto che “Give ‘Em Hell” è stato mixato e masterizzato nientemeno che da Simone Mularoni chitarrista dei DGM. L’artwork della copertina è stato creato da Andrej “All Things Rotten” Bartulović. È disponibile in anteprima il videoclip della title track.Anche gli assoli di questo album vanno menzionati. Ogni brano ha un assolo davvero ben pensato e ben eseguito, “Warriors” è una delle mie preferite insieme all’opener …., fino a “Stay Dead!”. Un altro numero veloce che si colloca a cavallo della linea del thrash.
Anche la produzione dell’album contribuisce a renderlo così piacevole. La produzione poi rende ancora più piacevole l’ascolto per via della definizione di ogni strumento che viene percepito in modo estremamente chiaro senza suonare stantio e senza mancare di quell’elemento umano. Ciò contribuisce davvero all’esecuzione complessiva positiva dell’album. Questo aspetto è più evidente che in “Hellfire“. Questo è un brano che ha molti strati, anche se suona formulaica come il resto. Il ritornello è orecchiabile e il riffing si fa notare. Un disco in chiusura perfetto sotto ogni punto di vista e se vogliamo cercare il pelo nell’uovo potremmo cercare è nella breve durata di trentadue minuti circa che sono appena un po’ più lunghi di un EP. Per il resto veramente nulla da dire è un disco che si ascolta benissimo essendo un invito Scapocciare con grande divertimento per cui che aspettate via con l’headbanging.
Stefano Bonelli