Defrag 02.11.2024
ABYSMAL GRIEF + guest
SOMETIMES THEY COME BACK
All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne confortate di pianto è forse il sonno della morte men duro? Ove piú il Sole per me alla terra non fecondi questa bella d’erbe famiglia e d’animali, e quando vaghe di lusinghe innanzi a me non danzeran l’ore future, né da te, dolce amico, udrò piú il verso e la mesta armonia che lo governa, né piú nel cor mi parlerà lo spirto delle vergini Muse e dell’amore, unico spirto a mia vita raminga, qual fia ristoro a’ dí perduti un sasso che distingua le mie dalle infinite ossa che in terra e in mar semina morte? Vero è ben, Pindemonte! Anche la Speme, ultima Dea, fugge i sepolcri: e involve tutte cose l’obblío nella sua notte; e una forza operosa le affatica di moto in moto; e l’uomo e le sue tombe e l’estreme sembianze e le reliquie della terra e del ciel traveste il tempo.
Ma perché pria del tempo a sé il mortale invidierà l’illusïon che spento pur lo sofferma al limitar di Dite? Non vive ei forse anche sotterra, quando gli sarà muta l’armonia del giorno, se può destarla con soavi cure nella mente de’ suoi? Celeste è questa corrispondenza d’amorosi sensi, celeste dote è negli umani; e spesso per lei si vive con l’amico estinto e l’estinto con noi, se pia la terra che lo raccolse infante e lo nutriva, nel suo grembo materno ultimo asilo porgendo, sacre le reliquie renda dall’insultar de’ nembi e dal profano piede del vulgo, e serbi un sasso il nome, e di fiori odorata arbore amica le ceneri di molli ombre consoli.
Ugo Foscolo (Da I Sepolcri)
Ritorno gradito nella capitale degli Abysmal Grief band di punta del doom metal Italiano se possiamo osare i Saint Vitus Italiani. Visti per la seconda volta, la prima risale al 27 dicembre del 2015 in una fredda e gelida serata ma molto evocativa. Ma dopo questa breve introduzione del maestro del pessimismo Ugo Foscolo veniamo al dunque……. Serata organizzata nel migliore dei modi per il Defrag di Roma che sta diventando centro di punta degli spettacoli underground della capitale Romana e si ringrazia il boss Jorge per Altamira Events per gentile conmcessione di partecipare all’evento.
AGATUNET
Iniziano timidamente a scaldare gli animi gli Agatunet band nostrana Romana con all’attivo due album Memorie e Marea. Dove propongono un black metal dalle tinte Atmospheric ambient che a volte la voce tende ad emulare il post hardcore. Nel complesso la loro performance è stata discreta per le parti strumentali compositive ma a tratti troppo amatoriale, il sistema della doppia voce urlata è buono per contrasto, ma alla lunga tende ad annoiare. Da studio purtroppo rendono di più che dal vivo, non mi sento di bocciarli ma sicuramente qualcosa và migliorato e come band di apertura non guasta, a me sinceramente hanno detto poco. Con qualche ritoccata ci può essere qualcosa in più alla prossima. Rimandati a settembre
MORGUE ENSEMBLE
Proseguono i Morgue Ensemble progetto Dark Ambient Wave Industrial di Simone Salvatori con classici richiami ai cult di John Carpenter, uno show inquietante e d’intrattenimento forse un pò fuori luogo per la band che verrà dopo, però dico la verità lui era praticamente irriconoscibile, la sera prima dello show vidi un film Horror Tarot La profezia Del Male e devo dire che se lo avessero inserito come entità delle carte dei tarocchi che prendevano, vita ci stava tutto era veramente diabolico.”Per la serie se lo incontri per strada di notte fai come Carl Lewis(Risate)”. Lo show è gradevole e scivola via senza intoppi, fra i suoi movimenti da anima dannata che si aggira nei gironi infernali dell’oltretomba con il suo tamburo, che a ogni tocco è come se facesse apparire i suoi amici spiriti a tenergli compagnia, lui potrebbe chiaramente con questo tipo di musica che suona fare qualche corto horror, oppure proporla a qualche regista del settore splatter underground a sfondo esoterico. Lo spettacolo finisce tra gli applausi del pubblico, dico la verità non mi comprerei un suo cd suo, però ha dato il massimo e credo che nel suo settore a livello Italiano sia il must. Cold Cage brano migliore del lotto proposto in sede live con quegli inserti di chitarra alla Cure periodo Disintegration è veramente notevole, il resto più che piacevole per una serata all’insegna del mistero e della paura.
Promosso
Members:
Agatunet – guitars
ky – bass, vocals on l’io intrappolato
Ivano Mandola – drums
Moerke – lead vocals
Alberto – additional vocals on shadows
ABYSMAL GRIEF
Finalmente è il turno del combo Genovese terra natia della buon anima di mio padre, all’epoca quando li vidi nel 2015 al Traffic di Roma era ancora vivo e gli parlai di questa band, lui prima di entrare in banca era un ex batterista. Ne rimase colpito un pò cupi per lui ma disse che erano bravi ed in gamba.
Ora papà mi ha lasciato a giugno del 2023 il 27 per Covid sinceramente ho pensato molto a lui questa sera un pò per il fatto di Genova, un pò perchè anche il cantante molto disponibile si era ricordato di me nel 2015 e di quando gliene avevo parlato della mia origine per metà Ligure e dei paesaggi salmastri di quella Terra di marinai che tanto mi manca. Comunque tornando a noi la serata con loro ritorna sui giusti binari, lo show odora di morte, di sepolcro aperto un acre fumo d’incenso viene emanato dal palco e il tastierista Flux Mortis con il suo incedere dell’organo preannuncia l’arrivo delle altre quattro entità di musicisti ed il cantante Labes C. Necrothytus in piedi di fronte al suo altare con le mani alzate canta e racconta storie di orrore e paura del suo paese natio, ricordando a tratti Fernando Ribeiro dei Moonspell periodo Memorial/Finisterra e Steve Sylvester dei Death SS, l’ambientazione dello show con i cancelli del cimitero, i fuochi delle candele accese e le statue delle madonne che piangono lacrime di sangue è veramente d’effetto. Mentre il verbo del maligno viene proferito in queste nove gemme musicali proposte dalla band, prova magistrale è data soprattutto dal chitarrista Regen Graves pulito, preciso che ricorda tanto Paul Chain ma soprattutto la sua performance crea emozioni nei suoi solos di chitarra mai troppo esagerati, ma incisivi come un’affilata lama di rasoio. Queste otto tracce ripercorrono tutta la loro discografia purtroppo escludendo il loro primo lavoro forse per mancanza di tempo, ma sorpresa gradita ai fan inseriscono l’emozionale e fantastica Borgo Pass dal vivo tributo al principe della Valacchia Vlad Dracul l’impalatore colui che ha protetto l’Europa dall’invasione dei Turchi in nome del Pontefice e di Cristo e da qui forse la Leggenda che conosciamo tutti…. dico forse perchè lo ricordo sempre come Re dei Vampiri.
Chiude lo show una cover dei Death ss primo periodo Chains Of Death suonata ed interpretata magistralmente ove i nostri guardiani del cimitero ci salutano scomparendo fra le ombre dove sono giunti. Che dire come al solito band che conferma la loro eccelsa prova. Una sola parola Spettacolo.
Setlist
Ruthless Profaners
Nomen Omen
Exsequia Occulta
Hearse
Funeral Cult
Borgo Pass
Crypt of Horror
The Samhain Feast Chains of Death DeathSS cover)
Lord Alastair – bass
Regen Graves – guitars
Labes C. Necrothytus – keyboards/vocals
Flux Mortis(Fulvio Parisi) – keyboards
Lord Of The Fog(Fabio Triggiani) – drums