DEEPWOODS SHACK OF SODOMY

Nove anni di immersione nella sporcizia che ribolle nelle fogne più profonde della società umana, nove anni di desensibilizzazione all’orrore e alla crudeltà, nove anni a modellare i riff più pesanti, le esplosioni più violente e le voci per perlustrare l’interno del tuo intestino.

Il risultato, Deepwoods Shack Of Sodomy, l’album di debutto degli unici fornitori del Regno Unito di ‘Hillbilly Death Brutality’, Slob…
Nel 2013 Ross Honor (chitarra) e James Murphy (chitarra/voce/programmazione di batteria) hanno unito le forze con l’obiettivo di creare l’espressione più polverosa della forma d’arte contorta e brutta del brutal death metal. Chiamarono il loro figlio deformato Slob e fecero i primi passi lungo il sentiero verso la baracca di Sodomia di Deepwoods. Ascoltare l’album finito è come essere immersi in un film davvero orribile; gli assalti sadici delle canzoni legati insieme da morsi sonori che dimostrano un umorismo nero al limite dello psicotico, mentre i suoni dei boschi profondi del titolo avvolgono il dramma nauseante in una tensione snervante. Per coloro che si dedicano allo Slob estremo, somministrare una scossa elettrica ai sensi addormentati, mentre l’ascoltatore incauto troverà la propria pelle che striscia e futuri incubi si schiudono nei recessi inesplorati della loro mente. Canzoni come ‘Wrong Turn’ e ‘Pitchfork Puncture Wounds’ non si esibiscono in cerimonie, semplicemente ti strappano un arto dopo l’altro.

Comatose Music, senza dubbio con una piccola risatina sgradevole, scatenerà questa tempesta di perversione e terrore nel mondo il 4 marzo, segnalando la continua dedizione dell’etichetta ai suoni più brutali in circolazione. Nonostante il 2022 sia ancora agli inizi, è difficile immaginare che i prossimi dodici mesi offrano un album più selvaggio e spietato di Deepwoods Shack Of Sodomy. Fai attenzione a dove vaghi, perché da qualche parte tra gli alberi Slob ti sta aspettando… e nella baracca nessuno può sentirti urlare.