Peter Criss
Black Wallet
Il “Catman” ritorna con la sua più clamorosa dichiarazione Rock solista e dopo più di un decennio dall’ultimo album (One for All, 2007), Peter Criss (storico batterista, voce e volto originale dei KISS ) firma con “Black Wallet” , un lavoro che rappresenta al contempo ritorno alle origini e rinascita artistica personale.
La pubblicazione del disco è avvenuta il 19 dicembre 2025 su Flatiron Recordings in varie edizioni fisiche e costituisce la sua uscita più hard-rock e diretta in molti anni.Dal punto di vista stilistico, “Black Wallet” si colloca nel solco del rock classico americano, con forti venature hard rock e un approccio chitarristico e ritmico che richiama le radici della cultura rock-and-roll anni ’70 e ’80, pur aggiornato con arrangiamenti moderni e ospitate di alto livello.L’apertura con “Rock, Rockin’, Rock & Roll” è un manifesto di intenti… il ritmo è serrato, i riff sono pieni di spinta, e la presenza di Billy Sheehan al basso e Paul Shaffer alle tastiere conferiscono un groove corposo che rimanda al rock classico americano con un piglio vivo e scattante.
La successiva “In the dark” mette in evidenza l’abilità di Peter Criss nel costruire atmosfere più oscure e tese, supportato da linee di basso ardite e una produzione che bilancia potenza e pulizia sonora.A mio avviso “For The Money” è uno dei pezzi più immediatamente memorabili del disco,costruito su riff diretti, cori coinvolgenti e una struttura che cattura l’ascolto immediatamente. La voce di Peter Criss emerge con forza, pur mantenendo quella tonalità rotonda e vissuta che lo caratterizza sin dai tempi dei Kiss.Colpisce molto “Creepy Crawlers” per il suo mood molto snello, il groove serrato e un approccio quasi funky che spicca per originalità all’interno del contesto rock generale.Affidiamo a “Rubberneckin” la chiusura dell’edizione standard dell’album, un brano che amalgama energia e brillantezza, chiudendo il cerchio del disco con un senso di soddisfazione melodica e dinamica.
“Black Wallet” è una delle uscite soliste più solide e convincenti di Peter Criss, non un album di semplici nostalgie ma un lavoro che guarda al passato con rispetto e al presente con coraggio.
Una combinazione di performance energiche, scrittura variegata e ospiti di primo piano fa di questo disco una tappa obbligata per chi ama il rock classico e il miglior hard rock contemporaneo.
Lubranomic




