Malefic Throne
The Conquering Darkness
Il vuoto lasciato dagli Angelcorpse sembra finalmente essere stato colmato. Questi Malefic Throne ne riprendono molti degli elementi sonori, oltre che alcuni ex componenti. La line-up dei Malefic Throne è formata da Gene Palubicki (ex Angelcorpse, Perdition Temple), Steve Tucker (Morbid Angel) e John Longstreth (Origin, ex Angelcorpse) e questi veterani della scena death metal americana immettono sul mercato il loro primo full-length in questo finire di 2025, intitolato “The Conquering Darkness”.L’impatto è devastante. Immaginate di ascoltare i Morbid Angel dell’era “Formulas Fatal To The Flesh“, mescolata ai già nominati Angelcorpse e immergete tutto in un inferno di brutalità e tecnica quasi insostenibili. Non tanto la tecnica, che qui anzi vede un ridimensionamento del druming di Longstreth, ma la violenza non molla mai. Riff vorticosi e serpentini che ti avvolgono e ti stritolano, e la batteria che in questo caso si fa meno macchinosa e quadrata rispetto a quella degli Origin, ma ne guadagna in dinamismo. La produzione ricorda un po’ quella dei primissimi Hate Eternal, e anche la band di Rutan affiora a più riprese in questo album (“Carnage Of The Forgotten” e soprattutto “Forged Of Stone”).
Presente anche l’ignoranza di band come i primi Krisiun o i Rebaelliun (“When Our Shadows Align“, “Blasphémait Desecration“). Insomma, avrete capito che questo disco è una manna dal cielo (ehm…dall?inferno) per coloro che dal death metal vogliono brutalità + brutalità + brutalità. Occhio solo a non scambiare questo album per qualcosa di vicino al classico brutal death metal. Qui la cattiveria è istintiva e sanguigna, non risulta mai pianificata a tavolino e scorre fluida come sangue che esce da vene tranciate di netto.
Questo è il death metal degli anni Novanta, suonato da cinquantenni che però hanno ancora la carogna addosso, che non vogliono mollare e vogliono portare avanti la tradizione death metal con competenza e decisione. E con un pizzico di prepotenza.
Drakul 218





