L’icona silenziosa degli anni ’80

Nick Kamen
Articolo a cura di Lubranomic

Quando si parla degli anni ’80, i nomi che riaffiorano immediatamente sono quelli che hanno modellato un’intera estetica globale: Madonna, Prince, Duran Duran, George Michael. 

Eppure, tra le pieghe luminose di quel decennio iper-stilizzato, esiste una figura che non solo contribuì a definirne l’immaginario visivo, ma seppe anche esprimere una sensibilità musicale rara, delicata e profondamente personale: Nick Kamen.ello, cantante, icona pop, simbolo di una bellezza magnetica e malinconica, Kamen è stato uno di quei personaggi che hanno inciso più di quanto la sua discografia relativamente breve potrebbe far pensare.La sua è la storia di un talento poliedrico, di una timidezza elegante, di un successo esplosivo, e di un percorso umano che merita di essere riscoperto.Nick Kamen diventa improvvisamente famoso nel 1985 grazie allo spot Levi’s 501 diretto da Roger Lyons.La scena ,ormai parte dell’enciclopedia pop , mostrava un giovane bellissimo entrare in una lavanderia americana, togliersi i jeans e restare in boxer, attirando l’attenzione generale.

Lo spot fece aumentare le vendite dei Levi’s del 300% in Europa nel giro di pochi mesi.Dopo la messa in onda, pare che Kamen ricevesse migliaia di lettere al giorno, molte di ammiratrici che spedivano… persino jeans!Kamen non era solo un modello. Era un ragazzo introverso, amante della musica soul, del funk, del pop elegante.Fu proprio Madonna, colpita dalla sua voce calda e dalla sua presenza scenica, a spingerlo verso un debutto musicale.Il suo primo singolo, “Each Time You Break My Heart” scritto e prodotto da Madonna con Stephen Bray nel 1986, diventa un successo immediato.La canzone, inizialmente destinata alla stessa Madonna, portava già la sua impronta melodica, ma la voce di Kamen le conferì un tono dolce e malinconico.

Il singolo entrò nella Top Ten di mezza Europa e in particolare in Italia, dove Nick Kamen divenne subito un idolo.Nick Kamen pubblicò quattro album tra il 1987 e il 1992.La sua musica non era rumorosa, non cercava di imitare nessuno: era pop elegante, soul leggero, arrangiato con gusto.Brani come “Loving You Is Sweeter Than Ever” (cover dei Four Tops) e “Tell Me” divennero successi radiofonici.Pochi sanno quanto Kamen fosse apprezzato nel nostro Paese.In Italia trova uno dei suoi pubblici più fedeli, apparendo spesso in programmi televisivi come: Sanremo,Festivalbar e Domenica In.Durante un viaggio promozionale a Milano, pare che una folla di fan mandò in tilt il traffico della Galleria Vittorio Emanuele, costringendo la sicurezza a scortarlo in un’uscita secondaria.

A differenza di molte star del periodo, Nick non amava il clamore, era selettivo, introverso, eccessivamente critico verso se stesso.Negli anni ’90 si ritirò gradualmente dalle scene, pubblicando musica sporadicamente e dedicandosi alla pittura, all’arte visiva e a una vita più tranquilla.Un noto fotografo britannico raccontò che Nick, pur essendo uno dei modelli più richiesti del decennio, arrivava sempre con una piccola chitarra acustica, si sedeva in un angolo dello studio e suonava da solo fino all’inizio degli scatti.Non inseguiva la fama: la subiva.Nick Kamen è morto il 4 maggio 2021, a soli 59 anni, dopo una lunga battaglia contro il cancro.La notizia fu accolta con un’ondata di tristezza sincera, soprattutto da parte degli artisti che lo avevano conosciuto.

Madonna scrisse:
“Era un’anima gentile. Troppo bella per questo mondo.”
E questa frase resta forse il ritratto più vero della sua persona.
Io personalmente l’ho adorato dal primo al suo ultimo momento su questa terra.