Invasion
Invasion II
Con questo nuovo e brillante “Invasion II” i norvegesi Invasion confermano un’identità ormai chiara: una band che sa dove vuole andare, che non rincorre tendenze ma lavora su una base solida di riff, melodie e una cura quasi “artigianale” per la scrittura dei brani.
Se nel primo disco era stata la freschezza a colpire, qui è la maturità ed il songwriting ad emergere.La composizione è più ragionata, meno istintiva, ma non per questo meno piacevole.La band compie un passaggio interessante dal metal tradizionale dei debuts , passa a un hard rock più musicale, con un approccio che rimanda alla scuola scandinava recente, quella che fonde energia e orecchiabilità senza diventare radio-rock.Quello degli Invasion è un suono che potrebbe piacere agli estimatori di band come gli Europe più moderni o i Wig Wam nelle fasi meno glam, ma anche ai fan di Brother Firetribe o Eclipse,tutti gruppi capaci di essere incisivi senza rinunciare al ritornello che rimane in testa.
La produzione musicale è pulita e bilanciata, si sente il gusto nordico per le frequenze aperte, per i suoni definiti, per quel mix che valorizza la coralità e non solo l’impatto.Il cantante Jørgen Bergersen mi colpisce particolarmente perchè regge bene sia le armoniche aggressive, che le parti morbide, cosa non scontata quando si fa un passo verso l’AOR.La melodia è ben costruita, mai stucchevole e trova il suo equilibrio ideale nel lavoro chitarristico di Adrian Sunde Bjerketvedt e Jørgen Abrahamsen sempre ben armonizzati.“Invasion II” è un lavoro pensato per chi ama il rock/hard-rock melodico, le melodie orecchiabili e i riff ben costruiti, ma senza pretese di innovazione estrema.
Posso tranquillamente affermare che “Invasion II” non è un colpo di scena, ma è un’opera di mestiere, costruita con cura, identità, e con la consapevolezza di voler consolidare piuttosto che sperimentare.Brani come “Informer”,”Take it away” e “All for all” sono dei diamanti splendenti che rendono questo “Invasion II” un disco maturo, curato e onesto. La band non vuole reinventare il genere, ma aggiungere un tassello credibile nella tradizione scandinava del rock melodico moderno.Piacerà a chi ama i riff, le armonizzazioni di chitarra, le melodie ampie e la produzione pulita. Meno indicato per chi vuole estremità, urgenza o sonorità più sporche.
Un album che non grida, ma convince. E che, dopo due ascolti,resta in testa !!!!
Lubranomic
TRACKLIST:
Banshee Queen
Informer
Hungry For Love
Take It Away
Take It Too Far
Hold On
On The Edge
Grasp Of The Wretches
All For All
LINEUP:
Jørgen Bergersen – vocals
Adrian Sunde Bjerketvedt – guitar
Thomas Stensrud Gjeflaugsen – bass
Jørgen Abrahamsen – guitar
Eiliv Sagrusten – drums





