NIHILI LOCUS / TEMPIDURI
Rispondono alle domande ALE (Alessandro Battezzati), R. (Roberto Ripollino)
Intervista a cura di DrakulIntervista a cura di Drakul 218
Ciao e benvenuto su Tempiduri! Presenta i Nihili Locus!
R: buondì e grazie dell’ospitalità. NL nascono come Omicidio, una (old school, per usare un termine moderno) death metal band alla fine degli anni 80 per volontà di Massimo e Mauro. Dopo aver incontrato Bruno la formazione era quasi completa. Mancava un batterista.
Tramite amici e frequentazioni comuni siamo arrivati in contatto e così iniziammo a provare insieme i primi pezzi: Need Of My Blood, Darkness, Brivido Rosso e Stifling Scream… contenuti sulla demo “Premature Exequie” del 91 ed ora ristampata su vinile da My Kingdom music. Si può ancora percepire un’influenza di quel periodo su Mors di NL, registrato ed uscito poi non ufficialmente nel 2009. Con Valeria, nel 1992 decidemmo di cambiare nome in NIHILI LOCUS, in quanto Omicidio, non ci rappresentava più e cercavamo qualcosa più adatto alla nostra musica che si stava evolvendo. Essendo tutti eccetto Valeria, di Nichelino, pensammo che l’antico nome della nostra città non suonasse male come nome, et voilà…
Parliamo in generale di “Semper”. Quanto ci è voluto per portarlo a termine e come è andato l’intero processo di realizzazione?
ALE: I brani di Semper, ad eccezione di “Il tuo sangue…”, nascono da idee e pezzi già esistenti, che per vari motivi non eravamo riusciti a portare a compimento in passato. Il nostro lavoro è stato quello di recuperarli, riascoltarli e suonarli nuovamente, per poi riarrangiarli secondo le sensibilità che abbiamo oggi. Come spesso accade, però, i percorsi più tortuosi sembrano far parte del nostro cammino musicale: anche questa volta attese, imprevisti e qualche disattenzione hanno inevitabilmente inciso sul processo finale di realizzazione.
Siete attivi da molti anni ma questo è il vostro primo full-length. Come mai ci avete impiegato molto per arrivare a questo importante traguardo?
R: perché la convivenza anche se solo musicale, negli anni, non è stata semplice e i diversi percorsi di vita hanno fatto il resto. Per quanto possibile siamo sempre rimasti noi, e lo dimostra la nostra formazione.
Quali pensi che siano state le band che più hanno influenzato il sound dei Nihili Locus e che ancora prendete come riferimento?
ALE: Premetto che il punto di vista è soggettivo ma se dovessi parlare di influenze musicali, credo che ognuno di noi abbia le sue band storiche, il suo sottobosco di generi a cui è più affezionato, e quindi ancora oggi i riferimenti sono quelli di sempre: il doom e il funeral finlandese, ci scambiavamo le demo dei Thergothon ad esempio; il death metal di band come Autopsy,gli Obituary di Slowly we rot o la stagione dello swedish che ho sempre preferito, album come Clouds o The red in the Sky saranno sempre tra i primi cinque di una ipotetica classifica degli ascolti; Bathory (tutti) o il black di Under a funeral Moon o Diabolical degli Immortal ma anche altro perché in macchina, ho sempre un mix degli Slayer o i Sodom ma quanto di tutto questo si ritrovi, concretamente, nella musica dei Nihili Locus è assolutamente marginale o traspare in modo indiretto. In definitiva ascolto ancora, da oltre trentacinque anni, la stessa musica che ascoltavo quando è uscita, e quindi alla fine ogni cosa è un riferimento, una contaminazione, così come è sempre stato. Non ci siamo mai legati rigidamente a un genere o a un filone prestabilito, e probabilmente è proprio questo a definire la nostra identità.
Pensi che affronterete un tour di supporto a “Semper”?
ALE: Per il 2026 abbiamo già delle date in programma. Se poi ci fosse la possibilità di agganciare qualche data ben venga ma con i tempi che corrono pensare di organizzare un tour è una chimera.
In cosa pensi che i Nihili Locus si differenzino dal resto delle band doom e black metal? E pensi che questi generi siano la base del vostro sound?
ALE: Come ho già detto, non abbiamo mai deciso di abbracciare in modo netto un genere preciso. È ovvio che da noi non ci si possa aspettare riff thrash Bay Area o la velocità di una band technical death metal. Per cui sì, è naturale che il nostro suono peschi più spesso dal doom e affini. In cosa ci differenziamo? Non saprei, e sinceramente non è una domanda che mi sono mai posto. Preferisco che sia l’ascoltatore a creare la propria idea. La musica è talmente soggettiva che ciò che io percepisco in un modo, per un’altra persona può suonare completamente diverso, evocando sensazioni, ricordi, immagini o, per estremizzare, differenti.
Chi è il maggior compositore nella vostra band?
ALE: Non abbiamo un metodo rigido per comporre. Di solito tutto nasce da un riff, che poi viene ripreso, rielaborato, trasformato finché non trova un senso musicale. È un processo che portiamo avanti insieme, con contributi e idee da parte di tutti. In questo modo sia la scrittura sia l’arrangiamento restano liberi, senza schemi prestabiliti.
Di cosa parlano i vostri testi?
R: i nostri testi parlano fondamentalmente delle nostre emozioni, dei nostri pensieri. Sono metafore dei nostri sentimenti e pensieri. Sono ben mascherati, allegorizzati, per nascondere dolori, disagi, paure.
Abbiamo finito. Un saluto da parte nostra!
R: Grazie ancora per questo spazio e per la bella recensione che avete fatto di Semper. Invito chi non ci conosce di andare a cercare anche i nostri vecchi lavori, se Semper è stato di gradimento. Speriamo di vederci in giro il prossimo anno. Cheers!





