Beat

Beat Live

Lo scorso anno, Adrian Belew ha deciso di coinvolgere Steve Vai in un nuovo progetto musicale, dando vita alla band BEAT. Questa formazione ha calcato i palchi di gran parte dell’Europa, proponendo un repertorio interamente dedicato ai brani dei tre dischi che hanno definito il sound dei King Crimson negli anni Novanta: Discipline, Three of a Perfect Pair e Beat. Ognuno di questi album si distingue non solo per le sonorità, ma anche per il colore che li caratterizza: il primo è associato al rosso bordeaux, il secondo al giallo e il terzo al celeste.La scelta del nome BEAT non è casuale: probabilmente deriva dall’impossibilità di utilizzare il nome King Crimson, a causa della mancata autorizzazione da parte del deus ex machina Robert Fripp.In concomitanza con questa iniziativa, è stata pubblicata una mastodontica uscita discografica live, che documenta la tournée europea. Si tratta di un cofanetto contenente due CD e un Blu-ray, a testimonianza del fatto che il formato DVD può ormai considerarsi superato, mentre il Blu-ray rappresenta lo stato dell’arte per i media visivi. Anche il CD, in questo contesto, si conferma come supporto più pratico dell’LP.

Il packaging del disco è di grande impatto, grazie alla copertina che raffigura un enorme elefante, catturando immediatamente l’attenzione. Tuttavia, il vero punto di forza di questa pubblicazione risiede nell’eccellente produzione: ascoltando il live si ha quasi l’impressione di essere presenti in teatro, immersi nell’atmosfera del concerto.Il repertorio proposto dalla BEAT band si distingue per la qualità della selezione, che si discosta dai brani più tipicamente progressive dei King Crimson. Colpisce in particolare “Frame by Frame”, un pezzo che sarebbe riduttivo definire semplicemente una ballad: pur mantenendo certi elementi stilistici, il brano si arricchisce di venature psichedeliche, esaltate dall’elegante interpretazione di Adrian Belew.

Altri brani degni di nota sono, a mio avviso, “Neal and Jack and Me”, “Elephant Talk” e la stessa “Three of a Perfect Pair”. In realtà, l’intero disco merita attenzione, anche se evito volutamente un’analisi traccia per traccia per non appesantire la descrizione.Un elemento centrale è la presenza di Steve Vai, che riesce a calarsi perfettamente nel mood di un universo musicale apparentemente lontano dal suo. Il chitarrista americano affronta la sfida con grande personalità, aggiungendo un tocco di modernità alle canzoni.Non manca un tributo al periodo classico di Robert Fripp, con l’inclusione di “Larks’ Tongues in Aspic Part III” e “Red”. Quest’ultima, in particolare, è stata scelta non a caso, perché rappresenta un ponte ideale con le sperimentazioni dei tre album “colorati”.

In conclusione, auspico vivamente che i BEAT possano dare seguito a questa collaborazione artistica, magari realizzando in futuro materiale inedito. Sarebbe davvero interessante scoprire quali nuove soluzioni musicali potrebbero emergere da questo sodalizio.

Stefano Bonelli

TRACKLIST:

CD1

Neurotica
Neal And Jack And Me
Heartbeat
Sartori In Tangier
Model Man
Dig Me
Man With An Open Heart
Industry
Larks’ Tongues In Aspic Part III

CD2

Waiting Man
The Sheltering Sky
Sleepless
Frame By Frame
Matte Kudasai
Elephant Talk
Three Of A Perfect PairInd
iscipline
Red
Thela Hun Ginjeet

LINEUP:

Adrian Belew – chitarra, voce
Steve Vai – chitarra
Tony Levin – basso, Chapman Stick, sintetizzatori
Danny Carey – batteria, percussioni