AROTTENBIT

You Don’t Know What A Rework Is

“You Don’t Know What A Rework Is” è definito dallo stesso mastermind del progetto Arottenbit come “un disco completamente collettivo, in cui venti band italiane hanno riscritto i dieci brani del mio album nel loro stile. Dal drone al death metal, dal punk al flamenco: ogni pezzo è diventato qualcos’altro, un territorio sconosciuto dove la mia musica si è trasformata e moltiplicata”.In effetti l’esperienza dell’ascolto di questo album è unica, perchè abbiamo un caleidoscopio di quasi tutte le sfumature della musica dura e alternativa, proprio grazie all’eterogeneità degli stili che le band propongono sia con le loro rispettive carriere che in questo album. Da segnalare anche che la maggior parte delle registrazioni di questo disco sono avvenute proprio con il viaggiare di Arottenbit con il suo studio mobile, girando per tutta Italia per incontrare le band nelle loro sale prove. Hanno partecipato: Across The Swarm, Ainu, Alberto Pequeño (Messa), Baratro, Carcharodon, Dolpo, Edoardo Taddei (Master Boot Record), Fosgene, Fulci, Hyperwulff, Isaak, Leslienelsen, Master Boot Record, Ottone Pesante, Overcharge, Ovo, Pugnale, Stefano Rutolini (Stormo), Threestepstotheocean, Undertakers, Viscera///.

Sempre mantenendosi su profilo tra il realistico e il sopra le righe, parlando di dichiarazioni in merito a questo lavoro, l’artista rincara la dose dichiarando che “You Don’t Know What A Rework Is non è una raccolta di cover, è un atto di sabotaggio creativo. È il mio modo di riscrivere la musica come un gesto collettivo, libero e senza compromessi. -4 LUFS, fatti esplodere lo stereo”.Non rimane altro da aggiungere quindi, se non che il nostro compito è quello di fornirvi le nostre impressioni sulla musica contenuta in un disco, e qui siamo cospetto di un disco validissimo, con un plotone di musicisti che sanno il fatto loro, che hanno in un certo senso prestato la loro arte rivoluzionaria per l’altrettanto rivoluzionario Arottenbit, e viceversa. Uno scambio creativo che ha quasi dell’incredibile, visto il risultato finale. Un album coraggiosissimo ma al tempo stesso molto interessante, perchè finalmente si ha veramente modo di ascoltare un prodotto non uguale a mille altri.

Questo disco potrebbe aprire future collaborazioni del genere, la strada è stata spianato alla grande da questo mattoide chiamato Arottenbit!

Drakul 218

TRACK LIST:

Disc 1
Specimen 1.1.[flc:011-015] (feat. Fulci)
Specimen 2.1.[isk:006-008] (feat. Jason Dahlke)
Specimen 3.1.[fsg:005-007] (feat. Fosgene)
Specimen 4.1.[ovo:004-007] (feat. Ovo)
Specimen 5.1.[und:008-010] (feat.Undertakers)
Specimen 6.1.[hwf:007-009] (feat. Hyperwülff)
Specimen 7.1.[3st:009-010] (feat. Threestepstotheocean)
Specimen 8.1.[mbr:006-007] (feat. MASTER BOOT RECORD)
Specimen 9.1.[lxn:010-011] (feat. LESLIExNIELSEN)
Specimen 0.1.[8ne:006-008] (feat. Ottone Pesante)

Disc 2
Specimen 1.2.[ain:008-009] (feat. Ainu)
Specimen 2.2.[brt:007-009] (feat. Baratro)
Specimen 3.2.[alb:002-003] (feat. Alberto Pequeño – Alberto Piccolo of Messa)
Specimen 4.2.[shr:009-010] (feat. Edoardo Taddei)
Specimen 5.2.[pgn:010-011] (feat. PUGNALE)
Specimen 6.2.[vsc:008-009] (feat. Viscera///)
Specimen 7.2.[crc:005-008] (feat. Carcharodon)
Specimen 8.2.[ats:008-009] (feat. Across The Swarm)
Specimen 9.2.[ovr:004-006] (feat. Overcharge)
Specimen 0.2.[dlp:005-006] (feat. Dolpo)

LINEUP:

Otto – Programming