Sabaton

Legends

Con Legends, pubblicato il 17 ottobre 2025 dalla nuova etichetta Better Noise Music, i Sabaton abbandonano i consueti scenari bellici per immergersi nel mito e nella leggenda: Giovanna D’Arco, Napoleone e Giulio Cesare sono solo alcune delle figure protagoniste del disco.

Ricordiamo che i Sabaton saranno in tour per la promozione del disco Legends in Europa tra novembre e dicembre — purtroppo non sono previste date nel nostro paese.L’album si apre con la già nota Templars, canzone potente e roboante introdotta da suggestivi cori e sintetizzatori, che immerge subito l’ascoltatore nella storia dei Templari con suoni potenti ma rotondi.Se l’introduzione risulta poco affilata e incisiva, la successiva Hordes of Khan compensa pienamente, con suoni più duri e crudi, in linea con il testo che racconta la storia del celebre conquistatore mongolo.A Tiger Among Dragons volge lo sguardo verso l’Est narrando la leggenda di Lü Bu. In questo brano tornano i synth, che accompagnano con efficacia una batteria incisiva. La band conferma la sua abilità nello storytelling: qui l’immersione tra musica e testo è riuscita, anche se la sonorità appare meno potente rispetto al brano precedente.Continua il binomio synth/chitarra con Crossing the Rubicon, dedicata al nostrano Giulio Cesare. In questo brano il sintetizzatore si ritaglia un ruolo da protagonista, relegando le chitarre in secondo piano.

Nuovi cori introducono la successiva I, Emperor. La canzone lascia molto spazio alla narrazione di Napoleone Bonaparte, mentre la parte musicale accompagna e scandisce il testo in modo misurato.Maid of Steel (Giovanna D’Arco) riporta la componente musicale in primo piano, alzando le ritmiche e adottando toni più heavy metal, con un assolo tagliente anche se breve.Vlad III è il protagonista di Impaler: un brano che alterna momenti incisivi e cadenzati, in pieno stile Sabaton, ad altri più narrativi. Il risultato è un mix dinamico e ben bilanciato, che mantiene viva l’attenzione per tutta la durata.Ci si sposta poi in Nord Africa, con la già nota Lightning at the Gates, dedicata alla marcia di Annibale. La linea musicale generale è piacevole e resta impressa, sostenendo un racconto avvincente.Le chitarre tornano al centro della scena con il brano dedicato al samurai Miyamoto Musashi, che si distingue per energia e identità.Sembra che il disco segua una progressiva escalation compositiva, evidente anche in The Cycle of Songs. La melodia è intrigante e funziona bene, mentre il testo si concentra sulla figura di Senusret III, faraone d’Egitto nel 1878 a.C.

La chiusura è affidata a Till Seger, che racconta — in svedese — la storia di Gustavo Adolfo, re di Svezia dal 1611. Un epilogo che chiude il cerchio riportando il focus sulle radici della band.Molte cose sono cambiate in casa Sabaton: il ritorno di Thobbe Englund e il passaggio a Better Noise Music segnano una nuova fase della loro storia. Legends è un disco di transizione, coerente e ben prodotto, che mostra una rinnovata attenzione alla narrazione ed una leggera virata sulla sonorità generale, portando il disco più verso un’opera rock. Non raggiunge forse le vette dei lavori precedenti, ma indica una direzione evolutiva promettente per il futuro della band.

Alessandro Secco

TRACK LIST:

Templars
Hordes of Khan
A Tiger Among Dragons
Crossing the Rubicon
I, Emperor
Maid of Steel
Impaler
Lightning at the Gates
The Duelist
The Cycle of Songs
Till Seger

LINE UP:

Joakim Brodén – vocals
Pär Sundström – bass
Chris Rörland – guitar
Thobbe Englund – guitar
Hannes Van Dahl – drums