Braxton Cook

Not Everyone Can Go

Nel panorama contemporaneo del jazz e della black music, Braxton Cook si distingue come una delle voci più autentiche, profonde e poliedriche degli ultimi anni.

Vincitore di un Emmy Award e candidato ai NAACP Image Awards, Cook è non solo un sassofonista virtuoso, ma anche un raffinato compositore, produttore e cantante, capace di fondere con maestria jazz, soul, R\&B alternativo e riflessioni personali in un linguaggio musicale profondamente emozionante. Il suo nuovo album “Not Everyone Can Go”, uscito il 29 agosto 2025 per Nettwerk, è una dichiarazione artistica matura, sincera e vibrante, che segna una nuova tappa evolutiva nella sua carriera già brillante.L’album nasce da un periodo di profonda trasformazione nella vita di Cook: un lungo tour internazionale, la pressione del bilanciamento tra carriera e vita privata, e soprattutto l’ingresso nella paternità. Questo contesto ha generato una riflessione intima che permea ogni traccia del disco: il bisogno di lasciar andare ciò che non serve più, per far spazio a ciò che davvero conta. Da qui il titolo Not Everyone Can Go”, che non è solo una frase enigmatica, ma una verità profonda e scomoda: non tutto, né tutti ,possono accompagnarci nei momenti cruciali della nostra evoluzione.

Braxton non si limita a raccontare la sua storia: riesce a tradurre emozioni personali in narrazioni sonore universali, in cui chiunque può riconoscersi. Il suo linguaggio è empatico, radicato nel vissuto quotidiano, eppure capace di toccare vette liriche ed espressive degne dei più grandi interpreti del soul-jazz moderno.Not Everyone Can Go” è un album impossibile da incasellare in un solo genere, e questa è una delle sue maggiori forze. Il jazz resta la spina dorsale, soprattutto per la presenza costante e mai ostentata del sax di Cook, ma le influenze R&B, soul e persino pop elettronico si intrecciano con naturalezza, creando un tessuto sonoro ricco e fluido. È musica di confine, e proprio per questo estremamente attuale e interessante.La produzione, per la prima volta nella carriera di Cook, è fortemente collaborativa. Brani come “Weekend” (con la voce vellutata di NNAVY), “All My Life” (con Marie Dahlstrom) o “We’ve Come So Far” (prodotta da Austin Brown degli Hablot Brown) dimostrano quanto Braxton sia cresciuto anche nel saper ascoltare e valorizzare le visioni altrui, integrandole nella sua estetica senza mai snaturarla.

Il disco si apre con la title track Not Everyone Can Go”, una dichiarazione d’intenti struggente e sofisticata. Il brano mette subito in chiaro il tono emotivo dell’album: atmosfere sospese, un groove pacato ma penetrante, e naturalmente il sax di Cook che non è mai solo decorativo, ma parte integrante del discorso narrativo.Nella prima metà dell’album, Cook esplora il tema della resilienza relazionale. Brani come “Harboring Feelings” e “My Everything” sono riflessioni sulla difficoltà di amare nella quotidianità, sull’oscillazione tra dubbio e devozione. In “Zodiac”, invece, Cook gioca con i temi dell’affinità e del destino, fondendo influenze astrologiche e sonorità elettroniche con rara eleganza.La seconda metà dell’album si concentra invece su un amore rinnovato, maturo, consapevole. Brani come “Just Want You” o My Sun” (con Elija Fox) sono piccole gemme di serenità emotiva, con arrangiamenti caldi che mettono in luce la capacità di Cook di raccontare la felicità senza risultare banale. In “Maybe Im Too Nice”, che vede la partecipazione del batterista Nate Smith, la scrittura si fa più ironica e ritmica, giocando sul filo sottile tra compiacenza e bisogno d’amore.

Il finale è affidato a “All My Life” e “Joshs Tune”, due momenti contemplativi e musicalmente raffinati. Il primo è una dichiarazione d’amore sincera e appassionata, resa ancora più intensa dalla voce soul di Marie Dahlstrom. Il secondo, dedicato al bassista Joshua Crumbly, è un brano strumentale che suona come un abbraccio tra amici: calmo, dolce, profondo. È il sigillo perfetto per un album che è insieme confessione, viaggio e cura.Ciò che colpisce maggiormente in “Not Everyone Can Go” è la consapevolezza con cui Braxton Cook affronta ogni aspetto della produzione: dalla scrittura alle scelte stilistiche, dalla selezione dei collaboratori alla costruzione di un discorso musicale coerente. Non si tratta solo di un album bello da ascoltare ma di un’opera che ha qualcosa da dire, e lo fa con grazia e autenticità.

Il disco è un ponte tra l’istintività del jazz e l’intimità dell’R&B contemporaneo, tra la complessità strumentale e la semplicità emotiva. Il sax, sempre presente, non è mai un virtuosismo fine a sé stesso, ma uno strumento di comunicazione emotiva: parla, piange, consola, esplode.Not Everyone Can Go” rappresenta forse il lavoro più personale e coeso di Braxton Cook fino ad oggi. È il disco di un artista che ha smesso di cercare approvazione esterna, scegliendo invece di raccontare ciò che realmente prova, con sincerità e cura. La sua evoluzione è evidente, e non solo a livello musicale: c’è una maturità umana che permea tutto il lavoro, un senso di urgenza e allo stesso tempo di pace.

Braxton Cook dimostra, ancora una volta, di essere uno dei musicisti più interessanti della sua generazione. Non solo per le sue competenze tecniche, che sono fuori discussione, ma per la capacità di costruire ponti emotivi attraverso la musica. In un mondo che corre veloce e spesso resta in superficie, lui ci invita a rallentare, ad ascoltare, a sentire davvero.Con “Not Everyone Can Go”, Braxton Cook firma uno degli album più significativi e riusciti dell’anno. Un disco che emoziona, che parla con sincerità e delicatezza di temi profondi, che fonde generi senza paura di contaminarsi. È un lavoro che merita attenzione, non solo dagli appassionati di jazz o di R&B, ma da chiunque cerchi nella musica un rifugio, una guida, una possibilità di connessione autentica.

Perché, come suggerisce il titolo, non tutti possono venire con noi nei momenti più importanti della nostra vita. Ma questa musica, sì.

Anna Cimenti

TRACK LIST:

Not Everyone Can Go
Zodiac
My Everything
Harboring Feelings
Kingdom Come
Weekend (feat. NNAVY)
We’ve Come So Far
I Just Want You
My Sun (feat. Elijah Fox)
Bad
Maybe I’m Too Nice
BAP
All My Life (feat. Marie Dahlstrom)
Josh’s Tune (feat. Joshua Crumbly)

TRACK LIST NO FEATURING:

Not Everyone Can Go
Zodiac
My Everything
Harboring FeelingsKi
ngdom Come
Weekend
We’ve Come So Far
I Just Want You
My Sun
Bad
Maybe I’m Too Nice
BAP
All My Life
Josh’s Tune

Braxton Cook – saxophone, keyboards, guitar, flute, lead vocals
Andrew Renfroe – guitar
Corey Fonville – drums (on Not Everyone Can Go)
Mike King – Keys (on My Everything, Harbouring Feelings, Kingdom Come, Zodiac)
Joshua Crumbly – bass
Curtis Nowosad – drums
NNAVY – featured vocal (on Weekend)
Marie Dahlstrom – featured vocal (on All My Life)
Nate Smith – drums (on Maybe I’m Too Nice)
Elijah Fox – keyboards (on My Sun)
Mathis Picard – keyboards (on My Sun, Josh’s Tune)