Dario Sansone

Santo Sud

Quando si fa parte di una band per tanto tempo ad un certo momento viene foglia di scrivere qualcosa  che faccia parte del mondo personale ed  è così che nasce  il nuovo disco di Dario Sansone già leader  dei Foja una band storica napoletana. Santo Sud  è il titolo del disco che  sancisce a tutti gli effetti l’inizio di una carriera  solista che speriamo  longeva e ricca  di intuizioni come in effetti è questo disco d’esordio. Santo ha subito una gestazione  particolare  essendo stato lavorato  tra Parigi e Napoli. IL disco contiene ben dodici  tracce ed è molto vario nella sua esposizione  in quanto riflette  il modus operandi del nostro, spaziando tra varie contaminazioni che vanno   dalle influenze arabe alla pizzica salentina, all’africa e al sud america, con  suoni ancestrali e ballad  andando ovviamente alla canzone  napoletana. Un lavoro  che gode  di una varietà di suoni che ci permette un ascolto piacevole in tutta la durata del disco.

Di certo la musica folkloristica nostrana è un  qualcosa  che ti permette nel mood  della regione  che ti sta trasmettendo emozioni ed  ogni regione ha la sua particolarità e Napoli non sugge  ha questo concetto che con artisti  come Dario Sansone ti da la possibilità di vivere in prima  persona quello che stasi vivendo  in quel dato momento  mentre ascolti la sua musica. Santo Sud  è infatti un esperienza non solo musicale ma anche ancestrale per alcune  musicalità che si colgono durante l’ascolto.

Canzoni come “Cu’ Ddoje Parole” suggestiva per l’atmosfera che creano non solo le percussioni strumento principale  non solo per questa canzone ma un po’ per tutta la durata del disco, ti colpisce  per questa intimità che Sansone cerca quasi spasmodicamente per farti entrare nel suo mood. L’Ammore Succere ha questo mood del tutto particolare canzone nata  dalla preponderante presenza delle percussioni vero e proprio strumento d’inclusione aspetto a cui il nostro Dario tiene in modo del tutto personale. Le  percussioni da sole  sono in grado di farti muovere a tempo di musica come nessun altro strumento può.” Na Poesia E ‘Na Jastemma” è un altro momento il cui ritornello della canzone ha un quid  medievale momento principale della canzone stessa. In conclusione questo lavoro ci racconta in modo diverso i sentimenti di un artista legato per  il grande per la sua città  e Santo Sud la racconta  in tutto e per tutto .

Stefano Bonelli

Tracklist:

Where Is My Place?
Mamma – Santo Sud
Sole
Cu’ Ddoje Parole
‘Na Poesia E ‘Na Jastemma
Namoury
L’Ammore Succere
La Legge del Potere
La Nostra Canzone
‘A Vita mia
La Canzone del Sol (maggiore)

Line-up:
Dario Sansone – (voce, chitarra acustica, chitarra classica, basso, synth, cori, percussioni)
Seb Martel – (chitarra elettrica, chitarra acustica, chitarra classica, basso, uku bass, percussioni, flauti, programming)
Ciccio Merolla – (percussioni, accendino, cucchiarelle)
Irene Scarpato – (voce, cori)
Simona Boo – (voce, cori)
Pierpaolo Provenzano- (cori)
Diego Abbate – (cori)
Gianluca Capurro – (chitarra, cori)
Pasquale Benincasa – (percussioni, glockespiel)
Gianfranco Gallo – (voce recitata)
Pierluigi D’Amore – (contrabasso)
Marco Sica – (violino)
Maisa Hassan – (voce recitata)