UJIG

DELTA

E’ uscito l’album “Delta” degli Ujig (Luminol Records), 7 tracce per 44 minuti di musica intensa, con le collaborazioni di Fabrizio Bosso, Paola Folli e Lorenzo Cimino.Un’opera ambiziosa che si inserisce a pieno titolo tra i migliori dischi jazz‑prog‑fusion d’Europa.

Delta” è un album carico di consapevolezza: il “delta” come simbolo della differenza, dell’unicità in un mondo standardizzato. Il quartetto milanese ,Konstantin Kräutler (batteria), Edoardo Maggioni (tastiere), Marco Leo (chitarre) e Cesare Pizzetti (basso) si conferma in una fase di sperimentazione sonora continua, declinando jazz contemporaneo, fusion e progressive in una forma sempre personale.Il disco nasce dalla ripresa del materiale composto dopo “Ujigami” (2021) e registrato tra luglio, agosto e novembre 2024; riflette una generale urgenza espressiva e l’esigenza di rompere con le composizioni che derivano dal mercato digitale.La prima traccia ,”Deedoo” (feat. Lorenzo Cimino) si apre grazie alla tromba “colorata” di Cimino. Il dialogo tra fiati e chitarre introduce subito un tempo fluido, sospeso tra spazio e ritmo. Il tema  evolve in una esplorazione timbrica, suggerendo una musicalità sospesa tra groove e improvvisazione.

Make Make” invece è un brano in cui emerge fortemente il quartetto. Ritmi intricati, tastiere fluenti e una chitarra che sviluppa la melodia:la progressione organica riflette l’architettura sonora del disco, tra progressive e ambientazione jazz sofisticata.Si prosegue con “All The Things It Is” (feat. Fabrizio Bosso) in cui la tromba di Bosso imprime un tocco lirico. Un tema corposo, sospeso tra modern jazz e progressive, offre spazio a improvvisazioni eleganti. L’interplay tra tromba, chitarra e sezione ritmica risalta, con dinamiche misurate e intensità crescente.Inizia una traccia strumentale con “Maybe”,traccia riflessiva e notturna. Sequenze elettroniche soffuse, basso che coinvolge e tastiere sospese ricreano un’atmosfera di meditazione interiore: un ottimo intermezzo tra i brani più movimentati.

“Zorua” è un brano che si presenta con  una tensione crescente, si compone di un tappeto ritmico avvolgente. Semplici voci ambient e toni quasi cinematografici rendono «Zorua» un brano in bilico tra fusion e ambient introspective.“Sema Beyaz” (feat. Fabrizio Bosso e Paola Folli) è il momento più corale.Bosso e la voce espressiva di Paola Folli si integrano al quartetto, conferendo al brano un’anima jazz-soul raffinata e profondamente emozionale. Il pathos cresce, supportato da fraseggi vocali di rara eleganza e una sezione ritmica morbida ma presente.Infine l’ultimo pezzo,”Prospettive” in cui una ritmica articolata, linee morbide di tastiera e chitarra, crescendo verso un finale aperto, sospeso, richiama l’idea di differenza come valore condiviso, dando una chiusura intensa e curata.

Registrato in due session (luglio/agosto e novembre 2024), “Delta” mostra una produzione pulita, moderna e ricca di sentimento. Luminol Records presenta un  progetto di alta qualità,sia dal punto di vista esecutivo che interpretativo.Le componenti elettroniche non sovrastano la dimensione organica: tastiere analogiche, ritmica acustica e un mix che esalta ambedue le anime, jazz e contemporaneo.Le registrazioni sono tutte calibrate, senza inutili virtuosismi e servono lo scopo espressivo complessivo.Il disco riafferma il ruolo di Ujig come protagonista nel panorama europeo che fonde jazz, rock, progressive e fusion.Il pubblico di festival jazz e sala da concerto potrà apprezzare l’equilibrio tra immediatezza espressiva e profondità concettuale, mentre il collezionismo (vinile, CD) trova motivi per rivalutare il valore del formato fisico.

“Delta” non è solo un album: è un manifesto musicale. Gli Ujig confermano quanto già emerso in passato, la capacità di coniugare virtuosismo, narrazione, contaminazioni globali e radici europee . Un viaggio spirituale, come annunciato, che mira a far emergere la differenza  del singolo, dello spirito, della musica sotto il segno del “delta” matematico.“Delta” è un lavoro corale, intenso, incisivo: un disco che accompagna l’ascoltatore in un percorso emotivo e concettuale, lontano dalle “playlist”, vicino al valore autentico del suono.Oltre alla possibilità di ascoltarli nei concerti live (la prima tappa è stata  nel novembre 2024 a Milano, SpazioWashington) , l’ascolto in vinile restituisce un’esperienza ancora più intensa.Un progetto che conferma la capacità artistica degli Ujig e ribadisce la potenza della musica di essere ancora, oggi, una via di libertà.

Buon ascolto a tutti coloro che intraprenderanno questo viaggio sonoro tra spiritualità, differenza e libertà.

Anna Cimenti

 

Deedoo
Make Make
All the Things It Is
Maybe
Zorua
Sema Beyaz
Prospettive

Konstantin Kräutler – drums
Edoardo Maggioni – keyboards
Marco Leo – guitars
Cesare Pizzetti – bass