Figli Di Eva

La Fabbrica Spirituale

Un album che attira la mia attenzione questo 2025 è La Fabbrica Spirituale dei Figli Di Eva.

I Figli di Eva sono, un progetto musicale Indie-Rock che nasce a Taranto, nel 2020 durante il lockdown, dalla volontà di un gruppo di artisti che hanno voluto rimettersi in gioco un in momento difficile per la musica. Il gruppo è formato da Marco Di Turo (voce), Gianni Di Roma (basso) ex-membri dei Monarkaotika, Simone Mongelli (Chitarra) ex-membro dei Ragion Pura. L’album si compone di nove tracce che già dai titoli ci raccontano una riflessione introspettiva sul presente, rappresentano l’insoddisfazione, le barriere, l’isolamento che l’essere umano ha in questa società distopica, consapevole che la musica potrebbe essere una soluzione per fuggire dagli schemi. La mia rabbia ci fa entrare nel mondo musicale di questo trio. Il brano si caratterizza per una chitarra ben definita e ruvida, in un riff che ci cattura la voce e suadente, vellutata e graffiata. Il basso e la batteria sono duri, disegnati alla perfezione. Anche il testo è molto incisivo.

Un titolo molto accattivante è quello della terza track Il giardino segreto questa track è una ballatona rock stupenda sia per voce che musica. Il testo è malinconico ed introspettivo, il mio preferito. Aggiungerei che questo brano rappresenta una marmellata di rock “old stile” di chiara matrice anni 90’. Brano molto bello che ci accompagna verso la fine di quest’album è Quello che il giorno mi da il quale ci inonda di energia rock e ci coinvolge proprio con mente e spirito. Il testo è ribelle, accompagnato da un sound spaccatutto e coinvolgente, un invito a svegliare le nostre coscienze. Qui la chitarra è mozzafiato. Sotto il cielo chiude meravigliosamente questo lavoro dal titolo La Fabbrica Spirituale. Quest’ultima track si presenta un ritmo pop rock. Sia testo che musica trasmettono allegria e libertà, in una canzone d’amore fuori dagli stereotipi. Per concludere posso dire che quest’album merita più di un ascolto, e aspetto il successivo per confermare le doti musicali e compositive di questo trio

                                                         DALYLAROCK
La musica, bella o brutta, seria o ignorante, santa o puttana, è lunga. E non ti abbandona. È il rumore dell’anima. E ti si attacca alla pelle e al cuore per non lasciarti più.
                                                         (Mina)

La mia rabbia
Essere
Il giardino segreto
Invisibile
Dall’altra parte del mondo
Lo so (quello che è vero)
Quello che il giorno mi dà
Vertigine
Sotto il cielo

Marko di Turo – voce
Gianni Di Roma – basso
Simone Mongelli – chitarre elettriche e acustiche
Emanuele Rizzi – batteria