Izine
Fuori dal mainstream
Izine non è artista di primo pelo si perché di pubblicare questo nuovo EP come ogni artista serio che si rispetti ha avuto precedenti esperienze in altre band (Ground Control, e The Troublemakers per la precisione.
È chiaro che queste esperienze sono servite per far si che Izine arrivasse a produrre questo EP di cinque canzoni con l’aiuto sempre prezioso e presente di alka record label nella figura di Massimiliano Lambertini e la produzione di Michele Guberti una coppia artistica ormai solidale e solida che accompagna le sue produzioni con professionalità.Un titolo quello scelto da Izine enigmatico non solo perché titolo stesso è una dichiarazione d’intenti ma soprattutto perché si intuisce una scelta artistica chiara e non incline a ciò che il mercato vuole per il pubblico abituato ai soliti nomi tutti quanti nessuno escluso dedito all’uso dell’autotune quasi che senza per loro non sarebbe possibile cantare.
Certo si tratta pur sempre di canzoni atte a far cantare per chi ne ha voglia chi le ascolta. Però perché c’è un però a volte e per fortuna c’è chi fa delle canzoni che siano dei tormentoni estivi nostrani, perché musicalmente si sente una certa influenza britannica nel modo di suonare che risiede in certo brit pop e per alcune affinità che vanno verso i Duran Duran.
Il dischetto apre con Il vento soffia da Marte che è stato il primo singolo per fuori dal mainstream accompagnato da un video di cui lo stesso izine ha curato il montaggio.
Stefano Bonelli