Fede

Jack Bellezza è un cantautore  orvietano che  ha poco pubblicato un EP di cinque tracce intitolato Fede  e che  esce per  (R)esisto  Distribuzione. Ormai è sancito  da un dato di fatto che  si preferisca  pubblicare un EP  piuttosto che un disco  completo ,forse  è il metodo più sbrigativo per far uscire  velocemente  qualcosa di nuovo oppure che perché così facendo si risparmiano molti soldini sia all’artista o chi per lui e anche all’etichetta. Fatto sta che quello che ci troviamo di fronte è il nuovo lavoro di Jack un dischetto molto godibile con le sue cinque canzoni  che non fai in tempo  ad inserire  il cd  dentro il lettore che già devi ricominciare daccapo  solamente per capirci  qualcosa.

Fede è una raccolta breve che racconta storie, pensieri, inquietudini, incertezze e desideri. Dal marinaio che sceglie l’amore per il mare, agli attori di tutti i giorni che sono, che siamo, che siete, ai sogni e alle paure segrete, a quel desiderio di avere più fede, solo un po’, così che magari la vita sembri meno pressante e il mondo appaia più leggero alla schiena di Atlante. Fede è un grido, che senti di dover fare quando capisci che c’è qualcosa di sbagliato in questa società, e una preghiera di solidarietà rivolta a chi combatte la propria battaglia contro sé stesso e il mondo intero. La musica in alcuni brani richiama ad aspetti eterei e trascendentali, altre volte è più diretta, per far sì che la melodia accompagni le parole. L’ottima connessione musicale tra i brani è una conseguenza di una scelta fatta in studio e rende l’ascolto dell’EP un ascolto unico e continuo.

Questo eteroismo l’ho trovato sulla canzone d’esordio “Attori” anche  perché se è vero che è una canzone costruita sulla cassa dritta in 4/4 ma non ha lo scopo  di essere il tormentone estivo  di turno ma serve  solamente per  un fatto ritmico dove  la parte del leone la fa la chitarra acustica.La musica che ascoltiamo in questo dischetto è particolare  perché per quello che ho capito è al servizio delle parole che canta il nostro cantautore soprattutto in Fede  dove si denota  un aspetto alquanto  critico rispetto all’argomento.
Un lavoro ben fatto e concepito con rigor di logica cosa che non sempre  è possibile riscontrare .

Stefano Bonelli