Phil Selvini & The Mind Warp

T.E.T.R.U.S.

Phil Selvini & The Mind Warp irrompono sulla scena con T.E.T.R.U.S., concept album oscuro e visionario che fonde il progressive rock classico anni ’70 con un’estetica contemporanea, tra metafore esistenziali e un sound ricco di organi, mellotron e strutture complesse. Pubblicato da Luminol Records, il disco è un viaggio nella psiche umana, guidato da un’entità mostruosa T.E.T.R.U.S. il cui acronimo (Time, Eternal, Try, Redemption, Unique, Shine) racchiude i comandamenti di un’umanità smarrita.  Selvini, chitarrista e voce principale, guida The Mind Warp, un ensemble che definisce “un contenitore di emozioni, fusione e contrapposizione di idee”. L’album, composto da cinque brani per 56 minuti, è un omaggio ai grandi del prog degli anni settanta (King Crimson, Genesis, Pink Floyd) ma con una sensibilità moderna, vicina alla malinconia radioheadiana.  Già con l’opener To Make Ends Meet, si respira rock dal sapore antico e moderno in un brano che parla di alienazione e controllo sociale su ritmi nervosi, tra chitarre taglienti e atmosfere distopiche. L’organo e il mellotron creano un contrasto tra frenesia e momenti onirici alternati a grandi assoli di chitarra elettrica per arrivare ad un finale che sa di Impressioni di Settembre; segue Reverie, un bell’intermezzo strumentale dai passaggi molto crimsoniani.

La traccia 3, Riding in the Fog mi colpisce al cuore, melodie ascendenti e un’aura di meravigliosa solitudine in un brano che veleggia sapientemente a metà tra Foxtrot e Meddle. Un pianoforte triste e compassato introduce The Last 48 Hours, poi la voce disperata di Selvini, aggiunge pathos e lentamente si materializzano atmosfere gotiche in un crescendo angosciato e drammatico.Giungiamo così a The Mind Warp, suite epica da 26 minuti, cuore e culmine dell’album: un’elegia tra delirio e redenzione, con cambi di tempo repentini, assoli di mellotron e una chiusura catartica. La registrazione del cd cattura l’essenza vintage del prodotto musicale dove le atmosfere sono coerenti e perfettamente integrate ai testi evocativi, con un concept che funziona sia musicalmente che filosoficamente; anche l’esecuzione risulta impeccabile, specialmente nelle parti tastieristiche e negli assoli di chitarra,

T.E.T.R.U.S. è un debutto ambizioso e nello stesso tempo riuscito, che unisce la grandiosità del progressive classico a un’urgenza narrativa contemporanea; non è un disco per tutti, ma per chi cerca un viaggio nella complessità emotiva e musicale.

Massimo Cassibba

TRACK LIST:

To Make Ends Meet
Reverie (Including ”Cloud Nine”)
Riding in the Fog
The Last 48 Hours
The Mind Warp

LINE UP:

Phil Selvini – vocal and special effects
Leonardo Spampinato – guitar
Francesco Scordo – bass
Raul Zannoni – drums
Davide Sebartoli – synth and effects