Kutless
The Seventh Seal
Anche nel rock cristiano si è voluto scegliere la strada dell’EP forse perché essendo il dischetto di breve durata tutto si è velocizzato infatti la scaletta ne prevede “solo” 6 e potremmo coIlocare il nuovo EP come in effetti è. The Seventh Seal dei Kutless, , segna un potente ritorno alle radici del rock più pesante della band, mescolando inni duri e momenti di onestà emotiva. In tutto l’album affrontano i temi della lotta spirituale, della speranza, del tradimento e della perseveranza, proponendo testi vulnerabili che riportano la verità e che sono profondamente relazionabili. Dal punto di vista musicale, l’album bilancia un’intensa energia rock con melodie raffinate, creando un’esperienza d’ascolto dinamica che acquista slancio di brano in brano.Anche se personalmene non apprezzo il genere che fanno i Kutless ma questo è solamente un gusto personale quello che conta è quello che si vuole esprimere in un disco.
Brani di spicco come “End of the World” e “Midnight” mostrano la capacità dei Kutless di intrecciare strumentazione pesante e profondità emotiva, mentre “Breakthrough” è un po’ più lento, umorale e riflessivo. Queste canzoni affrontano di petto l’oscurità, dall’ansia e dal tradimento alla lotta per mantenere la fede quando tutto sembra incerto. L’album include anche la partecipazione di Dawn Michele in “Hold On” e di Kevin Young dei Disciple in “The End of the World“. Nel complesso, The Seventh Seal è un album avvincente e ricco di tematiche che risuonerà profondamente con i fan del rock cristiano e con chiunque apprezzi la musica che affronta le lotte della vita reale con onestà e speranza.
Stefano Bonelli