il saggio di fine anno della Scuola Bottardi infiamma Roma

Rock, passione e talento al Wish List
Articolo a cura di Lady O

Roma 23.06.2025 – Ieri sera al Wish Lish, storico locale romano dedicato alla scena metal e rock, si è svolto il primo saggio di fine anno della Scuola di Musica Bottardi. Un evento che ha riunito giovani promesse, solisti emergenti e ospiti d’eccezione, in una serata vibrante di energia e talento.

Era nata quasi per gioco, durante un’occupazione scolastica, la scintilla che trent’anni fa avrebbe acceso le luci su uno dei laboratori musicali più longevi e significativi del panorama educativo romano. A raccontarlo è Stefano Toni, oggi direttore artistico della Scuola di Musica Bottardi, ma allora semplice appassionato con una chitarra in mano e un’idea in testa: suonare insieme.Da quell’esperienza spontanea nacquero i primi concerti scolastici. La svolta arrivò poco dopo, quando il gruppo partecipò e vinse un bando del Comune di Roma, i fondi così ottenuti permisero l’allestimento di una piccola sala prove interna all’istituto scolastico da lì, il progetto prese il volo.

Durante il suo momento di massimo splendore, la scuola contava oltre cento iscritti, un numero che testimoniava l’impatto positivo del progetto sulla comunità scolastica e non solo. Oggi gli iscritti sono circa cinquanta, e la struttura continua a offrire spazi, strumenti e competenze per far crescere giovani talenti.Non si tratta solo di suonare: la scuola guida gli allievi anche nella cura dell’immagine, nella realizzazione di demo professionali e nella creazione di book promozionali, fornendo un primo vero contatto con il mondo della musica a livello professionale. a La Scuola di Musica Bottardi rimane oggi un punto di riferimento per chi crede nella musica come forma d’espressione, di crescita e di comunità.Sul palco si sono alternati tre gruppi, una solista e gli attesissimi ospiti speciali: gli Psycho Circus, band formata da ex allievi della scuola, che hanno proposto un set potente mescolando brani storici e nuove produzioni nel loro nuovo stile Rap.

A dare linfa al gruppo, l’energia di Marwan vero Front Man, il talento musicale di Gianmarco sue sono le composizioni e la presenza scenica di Davide, detto “Squarcio”, forza trainante e un po’ oscura dai toni orientali.

Giovani band in crescita
Ad aprire la serata, i Blue Monday, giovanissimi alla loro prima esperienza, hanno portato sul palco sonorità che ricordano i Garbage: acerbi, sì, ma con del potenziale da coltivare. A seguire, i Sugar Coated, con un repertorio di cover anni ’70 e ’80. Brillante la tastierista Shiny, che ha saputo farsi notare anche come solista con pezzi inediti, dimostrando una buona padronanza del palco e una voce promettente. Per entrambi i gruppi, le basi ci sono: serviranno ora costanza, studio e lavoro sul live per emergere.

Il clou della serata: metal e grinta

Il momento più atteso è arrivato con i Nailthroat, che hanno travolto il pubblico con un set metal ad alta intensità. A., alla voce, ha impressionato per le sue tecniche vocali avanzate, sostenute dalla chitarra ispirata di D.P. e da una sezione ritmica affiatatissima: C.M. al basso, giovanissima ma già matura musicalmente, e M.B. alla batteria. Le loro cover, eseguite con precisione e anima, hanno acceso la sala, lasciando il segno.

A chiudere la serata, i Phantom Menace, con pezzi originali che hanno incantato il pubblico. Lo stile rock della band ha colpito per compattezza e maturità. La voce di A.B., potente e carismatica, ha evocato il timbro di Joey Tempest, ma con una personalità già ben definita. Al suo fianco, L.S. alla chitarra ha dominato il suono con padronanza tecnica, mentre A.N. al basso e N.O. alla batteria hanno fornito una base solida e dinamica. Una band da tenere d’occhio, con tutte le carte in regola per andare lontano.

Un messaggio forte: il futuro ha un suono rock

La serata ha lasciato un messaggio chiaro: la musica è viva e continua a parlare attraverso le nuove generazioni. In un panorama dominato da mode effimere e suoni preconfezionati, questi ragazzi scelgono il rock, il metal, l’espressività autentica. Lo fanno con cuore, studio e voglia di suonare davvero. E questo non può che far ben sperare.

Un grazie speciale va a Ilaria, presentatrice della serata, e figura presente e attiva all’interno della scuola per la sua energia e accoglienza, e a Stefano Toni, anima della Scuola Bottardi, che continua a credere e investire nel talento giovanile. Un plauso anche al Wish Lish, che si conferma ancora una volta fucina di musica live e spazio aperto ai talenti emergenti.

 Keep the music alive. Sempre.