Pandemia
Darkened Devotion
I cechi Pandemia ritornano con un nuovo album dal titolo “Darkened Devotion”, in uscita il 16 maggio per la Hammerheart Records. La band festeggia i 30 anni di carriera quest’anno e ha deciso di farlo facendo uscire un full-lenght, il sesto nella loro carriera, che risulta essere un capolavoro di ferocia in pieno stile old-school, ma con una venatura e una precisione moderna.Musicalmente parlando, “Darkened Devotion” si presenta come un album con una raffica di blast beat, riff devastanti e growl abissali. Il full-lenght si apre con “Depths”, una strumentale che funge un po’ da preparazione per l’ascoltatore per la furia che verrà nelle tracce a seguire. Proseguendo con le canzoni, in questo full-lenght ne spiccano un po’: “The Wretched Dance”, la terza canzone, con una batteria martellante e riff furiosi; “Heights of Your Fear”, che ha una strumentale che rende benissimo ciò che riesce a far emergere per bene il senso del testo; “Catalepsy” la seconda strumentale, posizionata al sesto posto, con un sound che potrebbe sembrare “vacuo e acquoso”; “Sleep Paralysis”, una canzone a tratti claustrofobica, con un ottimo testo.
I testi dell’album esplorano gli eventuali eventi che qualunque essere umano potrebbe provare durante il sonno (incubi, ansia, paralisi del sonno, apnea notturna, insonnia). Ognuna delle canzoni infatti rappresenta una sfida diversa affrontata dal protagonista dei testi, che si chiama Depths. Benché in ogni traccia venga approfondita una lotta diversa, ognuna delle nove tracce contiene una svolta rinnovante per il protagonista, che lo guida verso la risoluzione e la guarigione. Questo è fondamentalmente un album sulla resilienza e l’oscurità gioca un ruolo cruciale: deve essere abbracciata e vissuta appieno prima di poter essere superata. In tutto l’album, infatti, prevale lo spirito di perseveranza di un guerriero, che riflette la forza interiore necessaria per affrontare queste battaglie notturne.
In conclusione in “Darkened Devotion” i Pandemia risultano una band molto matura, che con la solita potenza pura che li contraddistingue dal 1995 hanno dimostrato di poter affrontare temi importanti restando fedeli a quel death metal old school che li ha resi grandi nel tempo, concerto dopo concerto e album dopo album.
Chiara Coppola