Rescüe Cat

Flesh & Weapon

Mondo un po’ particolare quello dell’ Hardcore, sicuramente un mondo bellissimo costituito soprattutto da sostanza e attitudine e non poteva essere altrimenti, essendo intimamente legato al punk; ma è un un mondo che contiene dentro di se altri mondi più piccoli, i quali in sostanza non sono altro che le varie derive che si sono avvicendate nel corso degli anni, le quali, ad onor del vero, non necessariamente conservano lo spirito nativo dell’hardcore, basandosi solo ed esclusivamente sulla violenza sonora a discapito di attitudine e stile di vita. Molte altre correnti, pur modernizzandosi, hanno mantenuto intatti i dettami di quel mondo e se il riffing moderno serve a cercare nuove strade espressive, la parte lirica resta ancora ben salda ai temi di denuncia sociale e politica che rappresentano i portabandiera del genere.Terminata la debita premessa, mi trovo ad analizzare l’EP dei Rescüe Cat, giovane formazione partita dalle terre lombarde per sparpagliarsi, poi, nei vari angoli della penisola. Freschi di contratto con Time To Kill Records, i nostri danno vita ad un EP dal forte ed intenso carico emotivo e sonoro: Flesh & Weapon, questo il titolo del mini, uscirà sul mercato il 14 febbraio e non credo sia un caso che sia stato scelto proprio il giorno di San Valentino per la release ufficiale, dato che tema portante del disco è proprio l’amore, tematica che è stata sviscerata e derivata nelle sue varie forme, andando a scolpire nelle note testi che si pongono sull’altare della denuncia di ciò che è la deriva del concetto di amore, con tutto ciò che ne consegue.

I nostri non si lasciano affatto intimorire dalla loro giovane età e sfornano un dischetto fresco e su di giri, alternando momenti che possono tranquillamente ricollegarsi alle nuove frontiere dell’HC cui fanno da contraltare partiture che appartengono alla, ormai, vecchia scuola: non è raro infatti ascoltare quel sound nato nelle periferie newyorkesi. Il bello è che tutto viene coniugato in maniera molto naturale e accanto a ritmiche sghembe e partiture noisy, si possono trovare momenti più rabbiosi e meno riflessivi accostabili alle sciabolate di band come Agnostic Front e Sick Of It All e attimi più ritmici e metallizzati derivanti da quanto detto e fatto dai Biohazard.Nonostante la forte presenza delle influenze su citate, i Rescüe Cat hanno la capacità di inglobare elaborazioni meno standard che si possono far risalire a ciò che hanno generato band come Converge, senza però tirare in ballo la componente Grind: questo permette a Flesh & Weapon di insinuarsi in un limbo in grado di essere contemporaneamente sia da una parte sia dall’altra e di godere di composizioni dinamiche e mai stanche, dove anche i momenti meno concitati e più riflessivi hanno un grande impatto, capace di sprigionare tutta la forza che questo genere richiede, senza perdere minimamente terreno.

Il fatto di essere una band giovane, non gli impedisce di essere pienamente consapevoli dei propri mezzi e di avere, pertanto, un’ottima capacità di scrittura, sicuramente ben salda nelle radici del mondo da cui provengono, ma con un bello sguardo rivolto al futuro e alla fusione di più componenti, il che potrebbe rappresentare una lama a doppio taglio, dato che è facile scadere in un mappazzone di cose che sembrano messe insieme e appiccicate, ma i ragazzi sanno davvero il fatto loro e tirano fuori un EP davvero ben coniugato in ogni suo aspetto.

Daniele “Darklordfilthy” Valeri

Enter the sewer trap
Who’s the killer?
Soft/quiet/cruel (ft. Jorelia)
End me, coward
Malice practice (ft. Norman Bates)
My own demise
Mother to no one (ft. Mayoulivetoburyme)
Flesh & weapon

Vittoria “Vicky” Brandoni – vocals
Ruggero Pelà – guitar
Alessandro “Sandrino” Biesuz – bass
Gianluca “Lelas” De Rosa – drums