Blind Golem

Wunderkammer

La maggior parte delle volte, la frase “non giudicare un album dalla copertina” può essere un’eccezione lo dico perché quando ho dato un’occhiata a “Wunderkammer“, il nuovo album dei BLIND GOLEM, con una copertina disegnata dal leggendario Rodney Matthews (Nazareth, Magnum, Praying Mantis), si capisce di che cosa si tratta. “Wunderkammer” è hard rock progressivo di razza britannica con grande organo Hammond, chitarre wah-wah urlanti e cori massicci in pieno stile Uriah Heep, Deep Purple, Rainbow, Magnum. E quindi metto le mani avanti per coloro che considerano l’hard rock una musica antica e non adatta a coloro che ascoltano le band quelle con i growl per intenderci (io per altro alla mia veneranda età ascolto pure quelli) per cui questo è a mio avviso un modo sbagliato di giudicare certa musica spero di essere stato chiaro.Qui non si può parlare dei BLIND GOLEM senza menzionare gli Uriah Heep. Questo gruppo italiano è nato inizialmente come tribute band degli Heep e ha voluto scrivere la propria musica in uno stile simile al rock degli anni Settanta, arrivando a dare all’artwork quell’estetica da “Demoni e Maghi”. Inoltre, i BLIND GOLEM realizzano un’ottima cover di una delle canzoni più oscure degli Heep, l’outtake di “Demons and Wizards” “Green Eye”. “Wunderkammer” è un ascolto inevitabilmente derivativo, ma è anche un lavoro d’amore innegabilmente contagioso. Fin dall’inizio, questi musicisti esperti hanno assolutamente azzeccato i tropi dello stile in questione. Le chitarre e le tastiere in particolare sono azzeccatissime; la prima mescola una serie di effetti wah-wah e di menestrelli acustici con i suoi groove di rock classico, mentre le seconde si fanno sentire con lavaggi d’epoca di organo e pianoforte.

“Wunderkammer” riesce a riportare l’ascoltatore agli anni d’oro del rock progressivo e hard rock. L’album è un tributo evidente e sentito a un’epoca in cui la musica era definita da un’ampiezza sonora e da una sperimentazione senza limiti. I BLIND GOLEM non solo abbracciano questi elementi, ma li modernizzano e li fanno propri, rendendo l’album accessibile sia ai puristi del genere che ai nuovi fan.
Ogni traccia di “Wunderkammer” è un viaggio a sé stante. Le progressioni armoniche e le strutture delle canzoni sono studiate con cura, mostrando una profonda conoscenza e rispetto per il genere. Le liriche trattano temi classici del rock, dalla ribellione alla ricerca di senso, il tutto rivestito in un manto di misticismo e fantasia. Il brano di apertura cattura immediatamente l’attenzione con il suo ritmo incalzante e i riff potenti, mentre le ballate bilanciano l’album con momenti di introspezione e delicatezza.Uno degli aspetti di “Wunderkammer” è la padronanza strumentale della band .
Le chitarre elettriche e acustiche si alternano con agilità, creando un tessuto sonoro ricco e dinamico. L’organo Hammond è una presenza costante e fondamentale, aggiungendo profondità e autenticità alle composizioni. I cori massicci e ben orchestrati conferiscono un’ulteriore dimensione epica, ricordando i grandi del passato come Uriah Heep e Deep Purple.La produzione di “Wunderkammer” è curata nei minimi dettagli, con un suono pulito e potente che rende giustizia alla complessità delle composizioni. Gli effetti sonori sono utilizzati con parsimonia e gusto, senza mai sovrastare la performance strumentale e vocale. Ogni elemento è bilanciato alla perfezione, permettendo all’ascoltatore di apprezzare ogni sfumatura e dettaglio dell’album.”Wunderkammer” dei BLIND GOLEM è un album che riesce a coniugare il rispetto per il passato con una freschezza e originalità contemporanee.
È un lavoro che testimonia non solo l’abilità tecnica dei musicisti, ma anche la loro passione e dedizione al genere. È un must per gli appassionati di hard rock e rock progressivo, e rappresenta un ponte perfetto tra le vecchie e nuove generazioni di ascoltatori. La cover di “Green Eye” degli Uriah Heep è la ciliegina sulla torta, un omaggio che arricchisce ulteriormente un album già di per sé eccezionale.
Stefano Bonelli

Gorgon
Some Kind Of Poet
Endless Run
Man Of Many Tricks
How Tomorrow Feels
Golem!
Just a Feeling
It Happened In The Woods
Born Liars
Green Eye
Golem Repise Entering The Wunderkammer

Silvano Zago – electric and acoustic guitars
Francesco Dalla Riva  – bass, vocals
Simone Bistaffa – keyboards, Hammond organ
Walter Mantovanelli – drums
Andrea Vilardo – lead vocals
Guest: Daniela Pase – backing vocals