The Highest Law

Necroart

I Necroart calcano i palchi della scena underground italiana da più di 20 anni. Passando attraverso diversi cambi di formazione, la band ha registrato quattro album completi ed è approdata su tanti palchi condividendoli con alcune delle più grandi band metal estreme del mondo.Lo stile potrebbe essere definito dark Extreme metal influenzato dal vecchio stile dark doom death e black metal, con venature di musica atmosferica e acustica, con alcune alcuni elementi di prog-rock.
“The Highest Law”, l’ultimo album della band italiana Necroart, rappresenta un’evoluzione significativa nel loro percorso artistico, consolidando il loro stile unico che mescola death metal melodico e influenze gotiche. Con testi profondi e atmosfere oscure, l’album esplora temi di esistenzialismo, dolore e ribellione, rimanendo fedele alle radici del metal estremo. La produzione dell’album è impeccabile  ed è stat curata in prima persona daTommy Talamanca ai suoi Nadir Music Studio di Genova  , con una cura particolare per i dettagli sonori. Ogni strumento è ben bilanciato, e la voce riesce a emergere con potenza senza oscurare la complessità delle chitarre o la batteria martellante. Gli arrangiamenti riflettono una maturità compositiva, intrecciando passaggi lenti e atmosferici con esplosioni di pura aggressività.

Parlando dei brani vi citerò i seguenti:”A Crown of Misery”: è un brano di apertura che combina riff taglienti con un crescendo emotivo, perfetto per introdurre l’ascoltatore nel mondo dell’album.
“Eternal Guilt” è un mix di melodia e brutalità, con testi che riflettono sulla colpa e la redenzione.“The Highest Law”: La traccia che dà il titolo all’album si distingue per la sua intensità lirica e una struttura musicale innovativa anche per l’uso della tromba per l’assolo della canzone.Mentre “Shadows and Ashes”: Un pezzo che richiama atmosfere gotiche, con un uso eccellente di tastiere e armonie vocali.L’album esplora il concetto di “legge suprema”, intesa sia come imposizione sociale che come introspezione personale. I testi, scritti con grande maestria, affrontano dilemmi morali e la ricerca di significato in un mondo spesso privo di certezze. In conclusione “The Highest Law” è un album che dimostra quanto i Necroart siano capaci di innovare rimanendo fedeli al loro sound. È un ascolto obbligato per gli appassionati di metal estremo che cercano non solo tecnica ma anche profondità emotiva e concettuale. una nota a margine ma non tanto la voglio fare all’autore della stupenda copertina  tal  Margo, che artisticamente si fa chiamare blackmargo. Da segnalare anche il fatto che nella canzone Calvario il nostro Max canta in italiano dando ancora più personalita al disco

Un lavoro potente e suggestivo, che lascia il segno.

Stefano Bonelli

Inhale
Son of Worms
Still Dying God
The Highest Law
For Any Earth Is Sky
Calvario
The Hangman’s Noose
Exhale

Max – vocals
Filippo – guitar
Marco – guitar
Davide -keyboards/synth
Daniele – bass
Paolo – drums