THENIGHTOFTHELIVING DEATH

Report a cura di Fabio Podeschi

THENIGHTOFTHELIVING DEATH
“Io non ho paura del buio, ho paura di accendere il televisore perché mi darà terrori da covare dentro me stesso, facendo apparire un mondo deforme e orrendo.” E ora affronterai il mare delle tenebre, e ciò che in esso vi è di esplorabile” (Lucio Fulci)
Con questa introduzione del maestro Lucio Fulci facciamo capolino in questa serata all’insegna dell’underground Italico presso l’Init Club di Roma zona (Casal Bertone).
Iniziamo ringraziando il team dell’Init per gentile concessione della entry per reportare lo show, i quali sono stati molto gentili e cortesi anche ad accoglierci all’entrata c’era anche in omaggio un cd split(Gory Blister/Aydra) in un locale pulito ed a standard per ogni norma che si rispetti peccato per il poco afflusso di pubblico non c’era molta gente. Ma veniamo al dunque purtroppo non tutte le ciambelle riescono col buco…..e spiegherò il perché….

Exiled on Earth

Iniziano a calcare timidamente il palco la prima band gli Exiled on Earth band nostrana Romana con all’attivo quattro album, un ep e un singolo. Alla fine è quella che ha suonato meno di tutti ma che in realtà mi ha convinto più delle altre non per un fatto di attaccamento al territorio natio mio stesso dove vivo, ma bensì per la naturalezza come hanno proposto i brani nello show pescati a random tra i vari lavori pubblicati, confermando il loro technical progressive power/thrash metal di buona fattura la Punishment Records ci vede sempre lungo come etichetta e questi musicisti ne confermano la qualità delle produzioni. Un plauso a tutta la band in particolar modo al batterista Piero Arioni e al cantante/chitarrista Tiziano Marcozzi cardini della band che a tratti mi hanno ricordato i Xentrix secondo periodo. La prova finisce con un applauso purtroppo del poco pubblico complice una serata fredda più del solito ma forse anche la poca reperibilità del parcheggio trovarlo in quella zona è un’impresa. Promossi
LINE UP:
Luca Bianchi Bass
Tiziano Guitars, Vocals (2000-present)
Marcozzi
See also: Rosae Crucis, ex-God Only Knows, ex-Maelstrom
Piero Arioni Drums (2001-present)
See also: Sommo Inquisitore, Rosae Crucis, ex-TIR
Giuseppe Guitars (2024-present)
Marinelli
See also: NeverDream

AYDRA

Seconda band a calcare il palco sono gli Aydra band proveniente dalle Marche, con il loro technical death metal, mentre li ascoltavo mi sono ricordato di avere un loro album il loro primo album Icon Of Sin di cui hanno tirato fuori alcuni brani di cui purtroppo ho fatto un pò fatica a riconoscere in quanto i suoni erano molto ovattati ed il suono risultava a volte pastoso un plauso va fatto al cantante Mauro Pacetti che mi ha ricordato in certi momenti Max Cavalera dei Sepultura del periodo Arise/Chaos A.D. e il chitarrista Luca Calò che con tutto il dito Indice incerottato ha suonato da Dio in sintesi per la resa sonora la band in completo ha fatto veramente i miracoli, il meglio discografico da ciò che ho potuto ascoltare in sede live lo hanno dato con il primo duetto di album compreso l’ep di cui hanno tirato fuori la traccia finale. In conclusione buona prova anche se sono sincero lo stravolgimento di line up negli anno li ha un po destabilizzati si sente la mancanza di un album come Hyperlogìcal Non-sense all’appello. Buona la prima.
LINE UP:
Mauro Pacetti Bass (1993-2001), Vocals (1996-2007, 2013-present) See also: ex-Pink Little Pig, ex-Mad-Die

Marco Drums (2013-present)
Bianchella
See also: Gunfire, The Dogma, ex-Spread Mind

Giuseppe Guitars (2013-present)
Cardamone
See also: Duality

Luca Calò Guitars (2013-present) See also: Gunfire, ex-Spread Mind

Andrea Bass (2014-present)
Massetti
See also: Kurnalcool, ex-Spread Mind, ex-Gozer, ex-Edenshade, ex-The
Dogma

GORY BLISTER

Concludiamo questa atipica serata con i Gory Blister band proveniente per metà da Taranto e dalla Lombardia per i suoi componenti di questa storica band, all’attivo dal 1991 e dico la verità peccato per lo sfaldamento della vecchia formazione, ma i demo non erano per niente male come i primi album di cui è rimasto superstite il chitarrista Raff San Giorgio, Cognitive Sinergy era un capolavoro come il successivo Art Bleeds ma come d’altronde i due seminali demo Spoilt by Greed 1991 e Hanging down the sound 1993.

Lo show inizia con una riflessione del cantante a mo di pensatore che sfoggia una t-shirt dei Marduk dell’ep Fuck me Jesus, io non ho nulla contro di loro perché li ascolto e mi piacciono i loro album fino a Nightwing dopo ci fu il declino inesorabile, ma l’appunto che voglio fare a tutte le band presenti nella serata, non è che uno si aspetta i Thirty Second To mars di Jared Leto oppure gli Him di Ville Valo, od i Lacrimas Profundere od un redivivo Peter Steele a fare muovere le ovaie alle donne ( Risate) ma un minimo di tenerci al look, mi sembrava una serata troppo da centro sociale e lo dico io che non sono estremista di opposta fazione anarchica e neanche seguo l’nsbm perchè andrebbe abolito, spero che il concetto sia chiaro del mio essere democratico, ma un musicista per quanto può deve cercare anche di attirare dall’aspetto oltre che dal contenuto musicale, bisogna anche sognare ed immedesimarsi quando si ascolta.

Anche qui c’è stata una confusione dei suoni, a tratti amatoriale dove a fatica si riconosceva il cambio dei brani sembrando un unico pezzo proposto, in quanto ripeto i primi due album erano veramente delle bombe soniche di technical death al pari dei colleghi esteri Death/Pestilence/Atheist per intenderci e non capisco questo repentino calo di qualità. A parte qualche dialogo come “è meglio credere che esista un uomo che è morto e resuscitato sulla croce, che pensare che nell’universo esistano altre forme di vita” (e va beh lo sapevamo) oppure “rivoltiamo questa croce per il signore delle fosse” che dovrebbe essere il demone Azazel se ricordo bene….. comunque cose un pò da concerto adolescenziale, per il resto mi hanno convinto veramente poco con una sola gran voglia di alzarmi al più presto.

Salvo la prova del chitarrista San Giorgio che è stata impeccabile, ma per il resto degli altri musicisti ho fatto fatica a seguire la linea sonora, mi auguro che possano tornare ai tempi almeno di Skymorphosis che rispetto a queste tracce proposte in sede live è un capolavoro chiude lo show con un applauso dei pochi presenti e con una mia grande perplessità peccato perché avevo grosse aspettative che sono state sfumate inesorabilmente. Rimandati.

LINE UP:
Gianluca Drums
D’Andria
See also: 6th Counted Murder, ex-Ophidian, ex-Orthodox, ex-Alice in Darkland, ex-Deleteria

Raff Sangiorgio Guitars
See also: ex-Crepuscule, ex-High Speed Death, Raff Sangiorgio

Paolo “St. Vocals (2012-present)
John” John
See also: Joads, ex-Statica Nera, ex-Orthodox