Quartet Diminished
Deerand
“Deerand” è il quarto album del gruppo iraniano Quartet Diminished, pubblicato nel settembre 2024. Il titolo deriva da un termine persiano che significa “durata” dei toni strumentali.
4TET DIMINISHED
Il gruppo, fondato nel 2013 a Teheran dal chitarrista Ehsan Sadigh, è noto per la sua fusione di jazz contemporaneo, art rock e musica d’avanguardia. In questo album, la formazione si arricchisce della collaborazione di Tony Levin al basso elettrico e Chapman stick, e Markus Reuter alla touch guitar e soundscapes, ampliando ulteriormente la loro gamma sonora. Il merito della scoperta di questo gruppo e non solo, in quanto la Moonjun Records ha come obiettivo quello di far scoprire artisti di talento di ogni nazionalità e questo trovo che uno dei vantaggi di questo lavoro dell’etichetta venga a nostro favore dandoci la possibilità di ascoltare artisti che altrimenti rimarrebbero sconosciuti.
In questo disco ascolteremo musica molto dilata con brani molto lunghi ed per questo che hanno una durata di 25 minuti circa che si riferisce al brano intitolato Deerand, che in pratica è una suite che occupa tutto il disco ed è in quattro parti ed esplora una vasta gamma di atmosfere, passando da passaggi lirici a sezioni ritmiche incalzanti, mettendo in evidenza l’interplay tra pianoforte, chitarra e fiati. le altre composizioni sono dei movimenti che vanno dai quattordici minuti di TeheranII mentre gli rimanenti brani hanno durata normale che si attesta dai sette minuti fino alla conclusiva Allegro per il Rè .
Questo album colpisce l’attenzione per essere molto vario per via della capacità del quartetto di integrare influenze persiane con elementi di jazz e rock d’avanguardia, creando un suono distintivo e innovativo.
Purtroppo proprio per questi fatto di avere al suo interno questi sperimentalismi molto estremizzati rende a chi non è avvezzo a questo tipo di sonorità l’ascolto assai difficile , ma potreste avere la sorpresa di essere arricchiti da questo genere musicale non incline a facili strumentalizazzioni di sorta.
Stefano Bonelli