Kre^U/Strja/Ticinum/Vrim
Voces Antiqui Sanguinis
Antiqui Sanguinis sarà in allegato nel nuovo numero di Sulphur Fanzine, intitolato “Linguas Diaboli“, dedicato al Black Metal di casa nostra, in uscita il 31 ottobre per Masked Dead Records e Sulphur Music e stampato in musicassetta.
Particolare attenzione è dedicata a questi gruppi che hanno in comune un coinvolgimento musicale strettamente legato alle rispettive tradizioni locali.Due brani ciascuno per questa uscita, che comprende gli Strja, con liriche in dialetto veronese; i Ticinum, in dialetto pavese; i Kre^u, in barbaricino (sardo); e i Vrim, in piemontese.Partendo dal primo gruppo, gli Strja si autodefiniscono come “Venetian Atmospheric Black Metal” e prendono spunto per il loro brani dal folklore veneziano.Le musiche abbracciano un black metal piuttosto lo-fi, con una buona matrice melodica.I suoni risultano sporchi e un po’ ovattati, sacrificando un po’ il concetto epico della proposta.
Al contrario, le chitarre si prendono le redini della parte melodica, riuscendo a conquistare l’ascolto con riff orecchiabili e coinvolgenti.Due brani che scorrono senza troppe variazioni e momenti di esaltazione particolare, ma la scelta di rimanere così grezzi e sporchi sicuramente non premia l’impatto sonoro della proposta, incasellandola in un black metal dalla chiara tendenza melodica, pur rimanendo molto scarno ed essenziale.
I Ticinum sono un gruppo pavese che, dopo l’ottimo disco precedente (A’ la porta di cént tùr, 2023), ci presenta questi due brani che seguono la falsa riga del disco precedente.Siamo di fronte a un gruppo di black metal melodico con richiami folk e medievali. Nei due brani, come detto, le melodie non mancano, supportate da suoni non convenzionali e folkeggianti.Il ritmo incalzante risulta quasi danzereccio e, a ritmo di veloci ballate, trascina l’ascoltatore in una danza diabolica.Lo scream dona quella componente nera che riporta la proposta nei ranghi del black metal, mantenendo comunque preponderante la componente folk.
I Kre^u sono una band sarda che affonda le sue radici musicali e le tematiche trattate nelle tradizioni culturali della Barbagia, zona della Sardegna talvolta definita come il vero cuore dell’isola.Parliamo di un gruppo che vuole tornare alle origini, utilizzando un black metal piuttosto classico che non disdegna inserti melodici riconducibili anche alla stessa origine del gruppo.Questi due brani continuano sulla falsa riga delle proposte precedenti, offrendoci un assaggio della loro musica e del forte spirito di appartenenza.Anche il cantato riprende la lingua locale, portando all’ascoltatore un potente manifesto della cultura e dell’importanza di ricordare le proprie origini.
I Vrim sono una black metal band piemontese con all’attivo un full-length dal titolo “Diciarassion ed guera e grifon” del 2022.Anche loro si focalizzano su tematiche riconducibili alla tradizione popolare, con il cantato rigorosamente autoctono.Il loro black metal integra sia componenti melodiche che epiche, senza trascurare minimamente la cupa e nera attitudine della loro proposta.Il black metal segue stili piuttosto classici e ci regala due brani che scorrono piacevolmente nelle orecchie dell’ascoltatore.Un’idea sicuramente ottima quella di racchiudere in questa uscita quattro gruppi del panorama italiano che sicuramente meritano l’attenzione di un pubblico più ampio.Ancora una volta bisogna sottolineare l’importanza che Masked Dead Records e Sulphur Music danno verso artisti del mondo del metal estremo italiano, per riscoprire e dare voce a piccole gemme del sottobosco della fiamma nera.
Una piacevole raccolta di brani che possono fungere da spinta all’ascolto e alla scoperta di questi gruppi, che magari sono meno conosciuti ai più, ma che meritano sicuramente un occhio di riguardo e attenzione, così come per il lavoro importante di ricerca e spinta verso la riscoperta delle rispettive tradizioni locali.
Daniele Giudici