Perfidious

Savouring His Flesh

Il decennale della band italiana viene celebrato con questa nuova uscita, intitolata “Savouring His Flesh”, per l’etichetta Time to Kill Records. Si tratta del secondo album per la band di Novara, che ha attraversato notevoli cambiamenti di formazione.
Attualmente, infatti, possiamo constatare la presenza del solo Vanny alla batteria come unico membro rimasto dal precedente disco.Nonostante il massiccio cambio di formazione, la coerenza delle idee continua a identificare i Perfidious con il loro death metal di matrice old school, che abbraccia con forza la tradizione americana.Le influenze di gruppi come Deicide e Cannibal Corpse sono chiare ed evidenti, ma non mancano richiami ad un death più cupo e profondo, alla Suffocation.
Il protagonista principale di questo album è sicuramente la ritmica che, con il suo incedere martellante, accompagna l’ascoltatore senza tregua in un vortice di incontrollata violenza. Un’atmosfera cupa e opprimente arricchisce la proposta, mantenendo l’ascoltatore intrappolato in un mondo infernale e violento, con un cavernoso growl che enfatizza il concetto di disperazione e aggressività.Questo disco punta all’essenziale, senza perdersi in inutili abbellimenti o derivazioni, rimanendo ancorato a un suono decisamente old school e lo-fi.

Tuttavia, sebbene la produzione esalti le doti ritmiche, tende a penalizzare in modo evidente sia il basso che la chitarra, facendo perdere a tratti la percezione chiara di ogni singolo strumento.
Non mancano momenti esaltanti che sicuramente gli amanti di queste sonorità apprezzeranno. Come già accennato, l’assenza di alcuni elementi di contorno porta ad appesantire alcuni passaggi del disco, rendendolo a tratti difficile da digerire. Siamo di fronte a un disco derivativo, che suona come una dichiarazione d’amore per il genere, ma la mancanza di cura in alcuni dettagli causa una sorta di effetto “up and down”, alternando momenti di fervida esaltazione a passaggi di pesantezza.
Certamente, i Perfidious hanno le idee chiare riguardo al proprio progetto musicale e dimostrano una fame ed un entusiasmo coinvolgenti.Affinando alcuni piccoli passi falsi, potrebbero facilmente elevarsi ad una band di sano e marcio death metal da apprezzare nel tempo.

Daniele Giudici

Intro
A Throne I Will Build
Savouring His Flesh From The Cross
In The Reign Of Perpetual Agony
Blood Of Sinner
Master Of Illusions
Infernal Vengeance (Jesus Dead)
Your World Crumbles
Enclosed In My Vision

Maurizio Zani – vocals
Vanny Mantini – drums
Emanuele Biondi – guitars
Gigi Corinto – bass