Anialator

Death Is Calling

Dopo trentotto anni dalla loro fondazione i texani Anialator pubblicano il loro primo album dal titolo “Death is Calling”in uscita il 24 Ottobre per la Xtreem Music.
No, non è un errore

sono passati esattamente tutti questi anni prima di vedere il  primo disco di questo gruppo, dalla carriera tormentata, che ha portato alla pubblicazione di solamente tre ep, due demo e alcune compilation in quasi quarant’anni di carriera.Ciononostante il gruppo non ha smesso di resistere come band culto dell’underground del genere e lo dimostrano le note di questo album.Gli Anialator sanno sicuramente il fatto loro, mostrando qualità tecnica e una  notevole capacità di scrittura, oltre ad un’ esperienza maturata negli anni.I brani sono coinvolgenti e trascinanti, i minuti scorrono alla velocità della luce proponendo il loro thrash metal dalle linee molto classiche e standardizzate.Siamo perfettamente di fronte al classico thrash metal, senza la ben che minima velleità di innovazione o stravolgimento.

Nell’ascolto di questo disco, si sentono tutte le caratteristiche essenziali che deve avere un disco di questo genere musicale, dalla velocità, all’incontrollabile ferocia, alla ritmica travolgente, pur mantenendo una precisione tecnica davvero notevole.Si percepisce anche un ottimo senso melodico che cerca di ammorbidire la brutalità e la velocità incontrollata delle ritmiche.“Battlefield Messiah” è ciò che possiamo definire come la traccia che racchiude l’idea musicale del gruppo texano, presentando esattamente tutte le caratteristiche menzionate in precedenza.Circa mezz’ora di musica che catturerà sicuramente l’attenzione dell’ascoltatore, con brani di facile assimilazione che non faticheranno ad entrare in testa, richiamando sonorità familiari.

Le influenze più marcate si posso trovare in gruppi come Sadus, Morbid Saint, Death Angel e Kreator, ma non sarà difficile rievocare nelle menti di chi ascolta, riferimenti e influenze molto più ampie.Per alcuni sarà un limite, per altri no, ma questo disco lo si può definire come una raccolta di singoli che ripercorrono fedelmente la storia e le sonorità di questo genere.Infatti non sempre troviamo omogeneità tra un brano e l’altro, ma si ha la sensazione di avere tra le mani sette tracce ben distinte tra loro.

Se si vuole ascoltare del sano e vero thrash metal senza fronzoli, con unalto livello tecnico, questo sarà senza dubbio di sicuro gradimento per gli amanti di queste sonorità. 

Daniele Giudici

Kill Till Death
Memories of Terror
Iron Grinder
Hear the Death Call
Battlefield Messiah
Relentless
Terror Tactics

Tony Gomez – vocals
Alex Dominguez – bass
JD de la Rosa – guitar  drums