Awake The Dreamer

Holocene

Alla fine di questo settembre assisteremo all’uscita di un album di una band, Awake The Dreamer, una band. tre amici. Holocene sarà edito il 27 settembre con Arising Empire. Per capire meglio la musica di questa band, guardiamo alla loro storia. Formatosi nel 2015 grazie ad amicizie infantili e liceali, il quartetto di Stoccolma Awake The Dreamer ha pubblicato il suo EP Grow l’anno successivo, portandolo a tour in Europa e Asia insieme a band come Ice Nine Kills, Northlane, Adept e Crystal Lake.Nel 2019, gli Awake The Dreamer hanno pubblicato il loro album di debutto Damaged Souls tramite Arising Empire. L’uscita di 10 tracce prevedeva le apparizioni di Robert Ljung (“Vigilant”) di Adept e Ryo Kinoshita (“Atmosphere” di Crystal Lake). Basandosi sul loro solido viaggio musicale, gli Awake The Dreamer sono pronti a elevare la loro espressione artistica con l’uscita del loro prossimo album Holocene.

Questo nuovo disco promette di approfondire la loro esplorazione di emozioni intense e temi complessi, stabilendo un nuovo punto di riferimento per il loro sound caratteristico nella scena metal. La formazione degli Awake The Dreamer si articola così: Max Andrén (Vocals), Victor Sandberg (Guitar), Johan Norsander (Guitar). l’album si compone di dieci tracce. Future apre la scena. Il brano si presenta incandescente, le chitarre sono armonizzate in un riff potente ed inquietante che sembra raccontarci con rabbia (espressa dalla voce usata in scream), l’impotenza tipica di chi non riesce a controllare il futuro e non riesce a trovare la propria strada.

Ho sentito mia subito questa canzone, dove anche le percussioni erano molto insistenti. Molto intrigante e appassionante è la terza traccia take my hand la quale ci fa incantare con la sua potenza psichedelica e si scatena in un ottimo metal. Il cantato ci fa venire le palpitazioni sia per il ritmo serrato sia per il cantato urlato “spaccatutto “e spaventoso. Andiamo al cuore del disco con la titletrack, ovvero Holocene che inizia con un parlato che sembra raccontarci una storia antica, poi vi è un incremento di potenza strumentale che contorna il parlato in un intermezzo epico. Holocene si chiude in bellezza con Echoes

La quale è deliziosamente scatenata con delle chitarre sublimi, la voce si esibisce in un cantato pulito che all’improvviso si incattivisce in uno scream per poi tornare pulito in un crescendo e minuendo continuo il contrasto tra metal è tastiere dolci è un fiore all’occhiello. Per concludere posso solo dire che è un album questo che si ama o si odia, intanto consiglio l’ascolto agli amanti del genere per giudicare l’ultimo lavoro dei capacissimi Awake The Dreamer. 

DALYLA
La musica è come il sogno del silenzio.

(Gabriele D’Annunzio)