Lars Boutrup
The Overture to Life
Lars Boutrup pubblica la sua quinta opera strumentale, “The Overture to Life”. L’album, che incanterà gli ascoltatori il 12 agosto 2024, promette un viaggio sublime attraverso gli intricati regni del rock progressivo.
Boutrup offre otto composizioni trascendenti che si spingono oltre i confini del genere.L’album segna la seconda collaborazione con l’attuale trio, consolidando la loro sinergia. Il trio trae ispirazione dai maestri degli anni ’70, come ELP, Yes e Pink Floyd, pur forgiando un percorso unicamente proprio.Una sinfonia di innovazione e nostalgia Boutrup tesse un arazzo sonoro che mescola la grandezza delle tastiere elettroniche, gli assoli d’organo e i sintetizzatori a sequenza dinamica. I ritmi trainanti della batteria e le profonde linee di basso dell’album vi avvolgeranno, trascinandovi in un paesaggio sonoro infinito di scoperte.
Io vorrei sentire un cantante in questo gruppo solamente per ascoltare come potrebbe essere la musica di Lars con un cantante che a mio avviso è l’elemento importante di cui sinceramente si sente la mancanza. Il disco per altro è davvero piacevole da ascoltare e ben prodotto ma quando ti rifai ad un genere come il progressive rock devi essere davvero bravo di trovare un equilibrio nelle tue composizioni correndo il rischio di annoiare che ascolta. Però i pezzi del tastierista sono talmente ricchi di arrangiamenti e di soluzioni sonore che ti fanno rimanere attaccati al lettore per poter ascoltare tutte queste sfaccettature .Prendete ad esempio la traccia Perfect Friday è una canzone dall’emotività assai tensiva quasi cinematografica.
Quello che gioca molto a favore di questo disco è la durata non eccessiva dei brani e fatta eccezione per la conclusiva Owed To Irwing di circa sette minute gli altri brani si attestano chi più chi meno a circa sei minuti o giù di li, sottolineo questo particolare perché come sappiamo il rock progressivo è famoso per brani di lunga durata di cui è pieno questo mondo mentre invece quindi brano non ve ne sono. Per questo ma non solo The overture of life è un disco assolutamente da ascoltare non dico a cuor leggere ma certamente senza troppi patemi d’animo .
Tanto per farvi rendere conto addirittura nella prima traccia Event like pearls verso la fine di un brano per altro davvero interessante dal groove incalzante oserei dire, c’è una piccolissima citazione ma quel tanto che basta per riconoscerla e se ci farete caso noterete una citazione della Promenade tratta da Picture at an Exhibition di Mussorsky ripresa dal vivo da ELP nel mitico live, e sarà impossibile non dire ah ti ho beccato.
In chiusura quindi mi sento assolutissimamente di consigliarvi l’ascolto di questo disco che non mancherà di farvi divertire anche se siete tra quelli che conoscono poco il prog.
Stefano Bonelli