O.(OxE)
The Fallen Lament
Ufficialmente di provenienza dalla città di Quebec city(Canada),questo trio tritacarne mi delizia di questo Ep di 10 minuti circa di musica, composto da 4 pezzi “mordi e fuggi”.
The Popuko (Guitar, Drums, Bass),Alice Simard (Guitar, Drums) e Jesse Agiomamitis (Vocals) suonano un raw brutal death metal molto incline allo slam,e per intenderci è una band vicina a ciò che ruota attorno a Torsofuck,Mortician,Defeated Sanity e Putridity,quindi portate giù le tapparelle di casa,alzate il volume del vostro impianto e prenotate un appuntamento dall’audiologo.Questa band è una macchina da torture priva di dispositivi di sicurezza,totalmente dedita al culto del sangue,ed i 4 pezzi pubblicati quest’anno dimostrano nuovamente (sono attivi dal 2018) che la loro attitudine è irremovibile,abbastanza tecnici,pesanti e depravati al punto giusto,mi fanno piombare nel peggiore incubo che abbia mai avuto già con “The Fallen Lament, Paralytikus Ascends“,primo pezzo dell’Ep,velocissimo e sporco,letteralmente un singolo colpo di mannaia poco affilata che ti apre malamente in due,in cui blast/gravity/rallentamento e doppio pedale finale al limite dell’umana concezione,costituiscono un lamento di dolore e morte concentrati in 1:21 minuti,sarcasticamente esilaranti direi.
La successiva “Warmth of the womb” prosegue nella diagnosi disastrosa che è questo Ep,30 secondi iniziali di macello e giù di rallentamento tombale in cui il guttural di Jesse non fa altro che rigurgitare un testo striminzito che recita proprio “Lascia che la terra sia la tua tomba, sempre calda come il grembo materno/Spogliato della carne, a corto di respiro/Immerso nel fango, con gli occhi cuciti col filo/Liberami da questa pestilenza, sono così stanco e stanco/Perforare la cervice, sempre fluente, divergente/Stretto dentro, ci sto a malapena, nel suo grembo mi siederò”,minimale e spietato ma musicalmente devastante.Curiosità: Alice Simard,mastermind della band,ragazzina canadese fragile e indifesa quanto possa sembrare,è in realtà una chitarrista che è una furia distruttrice che milita e ha militato in una miriade di bands del genere (o quasi),quando si dice che “l’abito non fa il monaco”….metteteci pure che The Popuko è tedesco e J.Agiomamitis è australiano ed entrambi sono attivi in tante altre bands del genere,quindi vi lascio immaginare che tipetti tranquilli e beati che si sono ritrovati.
“Stult carnality” è in pieno stile Torsofuck,lento,sporco e allucinante;al minuto 1:24 sentirete una esplosione terribile che apre le porte dell’inferno,rallentando sempre di più fino a farmi uscire la schiuma dalla bocca;così arrivo a “Facial gutting”,piuttosto veloce ed abbastanza vario ritmicamente,ma violento da fare paura e perfettamente in linea con tutto ciò che è stato suonato fino a ora.Ripeto,10 minuti di horrorgore monolitico,dissonante e disorientante,peccato per la durata della release,in realtà non avrei chiesto che 2 soli pezzi in più,anche se non vi nascondo che data l’intensità e l’energia espressa da questi 4 pezzi,sti qua mi hanno svuotato di emozioni e vitalità lasciandomi veramente esausto.La famiglia dei malati mentali conta anche della presenza di questi O.E. (col cavolo che vi riscrivo il nome per intero),raw brutal slam da far venire i brividi ai più duri di stomaco.Buona convalescenza!!
Giuseppe Musso