Kaipa

Sommargryningsljus

Sin dal primo omonimo album del 1975 con la formazione storica comprendente tra gli altri il fondatore Hans Lundin (tastiere e voce) ed il giovane genio Roine Stolt (chitarra), si era già intuito che si trattava di una band dal sound particolare e molto caratteristico. Un prog dolce e melodico improntato a linee morbide ed eleganti dalle grandi aperture musicali sottolineate dal suono delle tastiere, particolare che i primi tempi li fece paragonare agli Yes. I successivi album del 1977 e 1978 ottengono un grande successo di critica e di vendita in tutta Europa confermandoli come una delle più importanti band svedesi. Purtroppo, dopo un paio di album di qualità nettamente inferiore rispetto ai primi, crisi interne dovute soprattutto a divergenze di vedute ed a collaborazioni esterne alla band, li porta nel 1982 allo scioglimento.La nuova fase Kaipa, iniza nel 2000, allorquando Lundin e Stolt si ritrovano per nuove composizioni e si accende la voglia di ricostituire il vecchio gruppo. Il nuovo disco di esordio esce nel 2002 ed è il meraviglioso Notes from the Past. Il successo li spinge a continuare e vengono dati alle stampe gli ottimi Keyholder (2003) e Mindrevolutions (2005). Nel 2005 Stolt abbandona definitivamente così Lundin prende il comando e con una formazione relativamente nuova continua a scrivere musica.

Il 2024 ci regala il 15° lavoro ufficiale dei Kaipa, Sommargryningsljus è un bellissimo viaggio sonoro e temporale, si tratta di un concept che essendo delimitato dall’opener Sommarskymningsljus (Summer Twilight Light) e dalla traccia di chiusura Sommargryningsljus (Summer Dawn Light), abbraccia idealmente una giornata che va dall’alba al tramonto.La seconda canzone Seven Birds è estremamente godibile, melodie che si intrecciano alla maniera del vecchio Canterbury sound. Le voci di Lundin e di Aleena Gibson funzionano a meraviglia. Gli undici minuti di Like Thousand Dawns iniziano in modo stratosferico…un caleidoscopio di note e colori scandisce il tempo fino alla bellissima voce di Aleena che stempera e mitiga i toni rendendoli magici ed eterei. La successiva Revelationview è una malinconica ed intensa ballad che si evolve dando successivamente spazio ad un assolo di violino che suona una ipnotica melodia ripetitiva che nel finale viene accompagnata da un flauto dolcissimo…il risultato è emozione pura!

Chased by Wolves and Burned by the Sun mi piace davvero un sacco, free jazz alla Jean-Luc Ponty che rende il brano spettacolare. Il pezzo muta in continuazione ed i ritmi si fanno sempre più sincopati. Arriviamo così al cuore dell’album, Spiderweb Train rappresenta sicuramente il brano più lungo ed impegnativo dello stesso, qui lo spirito evanescente dei Flower Kings di Stolt è tangibilmente presente, cambiamenti di ritmo e pause clamorose costituiscono il terreno della traccia che risulta essere ricca e maestosa. Songs in our Hands chiude idealmente questa opera, un brano teatrale con evidenti richiami ai Queen di Innuendo ed uno stile che ci riporta agli anni 80/90.

Anche con questo lavoro i Kaipa dimostrano un grande livello di eccellenza, le melodie sono ben strutturate cosi come gli arrangiamenti e la produzione lo rendono emozionante, l’unica raccomandazione è quella di ascoltare e gustare questo disco più e più volte.

Massimo Cassibba

Sommarskymningsljus
Seven Birds
Like Thousand Dawns
Revelationview
Chased by Wolves and Burned by the Sun
Spiderweb Train
Songs in Our Hands
Sommargryningsljus

Bonus Track
Sommargryningsljus (single edit) 5:24

Hans Lundin – keyboards & vocals
Per Nilssonm – electric & acoustic guitars
Darby Todd – drums
Jonas Reingold – electric basses
Patrik Lundström – vocals
Aleena Gibson – vocals

Special guests:

Elin Rubinsztein – violin
Fredrik Lindqvist – recorders & whistles
Olof Åslund – saxophone