Phenomenon Club – Fontaneto D’agogna (NO) – 13-08-2024 Behemoth + Imperial Triunphant + Unto Others
Articolo a cura di Giacomo Cerutti
In questa torrida serata estiva al Phenomenon Club di Fontaneto D’agogna, bellissima location per eventi live con ampio parcheggio e annesso ristorante-pizzeria, caleranno le tenebre perché si trasformerà nel tempio del metal estremo. L’evento di stasera organizzato da MC2 LIVE, vede come headliner i mitici BEHEMOTH capitanati dall’inossidabile Nergal, come unica data italiana del O Father O Satan O Summer Tour, accompagnati dagli IMPERIAL TRIUMPHANT e dagli emergenti UNTO OTHERS. Quando il locale apre è già presente un discreto numero di fans, dei quali i più coraggiosi sono arrivati molto presto combattendo contro il caldo, come da tradizione corrono alla transenna mentre il resto della gente si reca al banco bar o a guardare il merchandise.
Imperial Triunphant
Nonostante che il locale rimane arieggiato grazie alle pareti semi-mobili, sotto palco la cappa di calore persiste, ma se noi soffriamo non oso pensare agli IMPERIAL TRIUMPHANT, i quali si presentano vestiti di nero, incappucciati e con delle appariscenti maschere dorate. Nati a New York nel 2005 hanno all’attivo cinque dischi, ma stasera concentrano il repertorio sul terzo disco Vile Luxury del 2018, partendo con Gotham Luxe diffondono il loro particolare sound, fondendo il black metal con l’avant-garde. La loro voglia di sperimentare è evidente, il fondatore Zachary Ezrin emette riff passando dal death al doom al black, accompagnato da Steve Blanco al basso il quale dimostra notevole tecnica usando diverse sonorità ed effetti, inoltre Zachary si occupa delle orchestrazioni mentre Steve si diletta al piano e tastiera, essendo un trio le rispettive melodie sono aggiunte in base. Le canzoni presentano lunghe parti strumentali, prevalentemente con andamento lento ma spezzate da improvvise accelerazioni tipicamente black, graffiate dal growl sempre ad opera di Zachary, mentre Kenny Grohowski sorregge la ritmica altalenante dosando la sua potenza su piatti e pelli. Sfoggiano una notevole tenuta di palco, soprattutto Steve che durante un assolo scende in platea aumentando l’interazione con il pubblico, mentre Zachary stappa una bottiglia annaffiandoci di bollicine, il pubblico in generale risponde positivamente sino all’ultima Swarming Opulence, con pochi pezzi a disposizione hanno ben assolto il compito di aprire la serata.
Setlist:
Gotham Luxe
Cosmopolis
Basso solo
Chernobyl Blues
Swarming Opulence
Lineup
Zachary Ezrin – vocals and guitar
Steve Blanco – bass
Kenny Grohowski – drums
UNTO OTHERS
La serata prosegue con gli UNTO OTHERS nati nel 2020 in America, un drastico cambio di registro dato che propongono un heavy-gothic rock, ben accolti dal pubblico visibilmente aumentato, iniziano con Nightfall riportandoci a quelle sonorità degli anni ’80-’90. Quest’anno hanno pubblicato il terzo disco Never, Neverland, dal quale traggono solamente Butterfly e Raigeki, dando poi spazio ai lavori precedenti mentre il loro sound rapidamente dilaga in platea, grazie ai tenaci riff di Gabriel Franco e Sebastian Silva, con l’inserimento di cupe melodie conferendo un tocco oscuro. Il sound si abbina perfettamente alla voce di Gabriel dalla tonalità bassa e profonda, che talvolta si lascia andare in urla graffianti, il tutto è sostenuto dallo scalpitante Colin Vranizan che picchia energicamente su piatti e pelli. La band tiene dinamicamente il palco dimostrando una buona coesione, Gabriel è un frontman coinvolgente e con il procedere dell’esibizione, conquistano il pubblico nonostante la differenza di genere, anzi in platea si accende anche un inaspettato moshpit, gli applausi non sono mai mancati sino all’ultima Dragon, Why Do You Cry?, con la quale terminano uno show di forte impatto aprendo la strada ai tanto attesi headliner.
Setlist:
Nightfall
Butterfly
Why
Double Negative
Give Me to the Night
Can You Hear the Rain
When Will God’s Work Be Done
Time Crushes All
Raigeki
Heroin
It Doesn’t Really Matter
Dragon, Why Do You Cry?
Lineup
Gabriel Franco – vocals and guitar
Sebastian Silva – guitar
Brandon Hill – bass
Colin Vranizan – drums
Behemoth
Dopo aver sopportato una canicola senza pietà siamo giunti al culmine della serata, i fans impazienti stanno per essere ricompensati dalla lunga attesa, durante il cambio palco viene calato un telone bianco, la tensione cresce e ad un tratto le luci si spengono. L’intro Post‐God Nirvana è già spettacolare per un grande inizio, luci bianche da fondo palco proiettano sul telo le sagome di musicisti, il temibile Nergal passa davanti alla prima fila toccando i fans attraverso il telo, si sollevano urla concitate e in seguito il frontman si posiziona davanti a un faretto, che proietta il suo profilo ingigantito mentre declama la parte finale. Quando cade il telone ecco i BEHEMOTH in tutta la loro oscura maestosità, dalla platea si solleva un boato che viene spezzato dalle note di Once Upon a Pale Horse, tratta dall’ultimo dodicesimo disco Opvs Contra Natvram uscito nel 2022, l’entusiasmo generale è istantaneo. Il loro sound è una micidiale onda d’urto, una pericolosa miscela death-black che Nergal e compagni iniettano nelle vene dei fans, i quali rapiti dall’euforia cantano e si scatenano nel moshpit, i nostri sono particolarmente in forma e tengono il palco con grande tenacia e professionalità. Nergal e Seth sprigionano una ritmica sanguinaria sfregiata da taglienti assoli, solidificata dai potenti giri di basso scagliati da Orion, mentre alla batteria purtroppo non è presente Inferno, che ha dovuto saltare il tour europeo per problemi di salute, al suo posto è stato ingaggiato Jon Rice (Umbra Vitae e Uncle Acid And The Deadbeats), il quale si rivela un ottimo elemento facendo tremare il palco tormentando piatti e pelli. Ovviamente il punto focale dello show è Nergal, che catalizza l’attenzione mantenendo sempre il contatto, sporgendosi verso i fans sfruttando le casse sottopalco, il suo growl lacera i timpani e con lo sguardo fa gelare il sangue, inoltre tutti dominano la platea salendo su delle alte scale laterali. Dall’ultimo disco eseguono anche The Deathless Sun, traendo cavalli di battaglia da quasi l’intera discografia come Ora Pro Nobis Lucifer, Conquer All, Christians to the Lions e Bartzabel, inoltre sottolineando che hanno raggiunto i 33 anni di carriera, dal disco d’esordio suonano la perla nera Cursed Angel of Doom. Il delirio della massa è costante sino all’immancabile Chant For Eschaton 2000, dove i polacchi battezzano i fans sputando sangue finto, dopodiché si ritirano per una meritata pausa, tornando all’attacco con la conclusiva O Father O Satan O Sun! , segnando il termine di una performance granitica senza fronzoli.
Accompagnati da forti urla e applausi i BEHEMOTH lasciano il palco vittoriosi, per aver lasciato nel Phenomenon e nel cuore dei fans un segno indelebile, complimenti agli IMPERIAL TRIUMPHANT e UNTO OTHERS per aver intrattenuto al meglio il pubblico, infine ringraziamo la MC2 LIVE per aver organizzato questo fantastico evento. Alla prossima!
Setlist:
Intro Post‐God Nirvana
Once Upon a Pale Horse
Ora Pro Nobis Lucifer
Conquer All
Ov Fire and the Void
Cursed Angel of Doom
Christians to the Lions
Demigod
The Deathless Sun
Blow Your Trumpets Gabriel
Bartzabel
Chant For Eschaton 2000
Encore:
O Father O Satan O Sun!
Lineup
Adam “Nergal” Darski– vocals and guitar
Tomasz “Orion” Wróblewski – bass and vocals
Patrick “Seth” Sztyber – guitar and vocals
Jon Rice – drums