Blitzkrieg
Blitzkrieg Mighty Music
Tra le band che hanno formato La NWOBHM che ha fatto nascere band seminali i Blitzkrieg sono forse tra le meno famose ma anche loro hanno dato lustro al movimento. la band originaria di Leicester si formò nell’ormai lontano 1980.
L’anno dopo pubblicano il loro primo demo “Blitzkrieg/Buried Alive“. i Blitzkrieg pur non essendo famosi come ad esempio Satan, Diamond Head, Angel Witch, Iron hanno comunque esercitato un’influenza fondamentale su innumerevoli band heavy metal nei decenni a venire: in particolare i Metallica, che pubblicarono una cover dell’omonimo brano della band, “Blitzkrieg”, che hanno pubblicato una cover dell’omonimo brano della band, “Blitzkrieg”, sia sull’album compilation “Garage Inc”, sia come B-side del loro singolo del 1984 ” Creeping Death“. You Won’t Take Me Alive.
La cosa che mi colpisce di questo omonimo disco è che la band non ha perso nemmeno una stilla del sudore che hanno disperso sia sul palco sia negli studi di registrazione e disco dopo disco hanno saputo mantenere la loro integrità artistica con un coerenza e passione per la buona musica come diceva qualcuno in Tv.Questo loro ultimo lavoro gode di un ottima produzione realizzata da Nick Jennison chitarrista della band. la quale ci da la possibilità di poter ascoltare la band veramente al meglio ed è stato fatto un ottimo lavoro dandoci un suono molto potente ed efficace per questo abbiamo potuto assaporare la vera essenza degli inglesi di Leicester. Tra l’altro il che guasta anche la veste grafica ha il suo peso e l’omonimo disco può vantare di un ottimo lavoro fumettoso ma fatto molto bene ed è stato realizzato da Keith Talbot che ha fatto l’illustrazione della copertina e Pete Redden (PJR Creative) il design e la grafica.
Ho trovato Positivo anche il fatto che Blitzkrieg consti solamente di nove canzoni solo l’ultima canzone la più epica di tutte On Olympus High / Aphrodite’s Kiss,ha una durata di circa nove minuti.Durante tutto l’arco del lavoro ho potuto notare come la coppia di asce formata da Ken Johnson e Alan Ross si diverta rincorrersi l’un altro regalandoci momenti di assoluta bravura senza sbrodolarsi addosso come fanno tanti virtuosi della chitarra, in tutto ciò anche il resto della band non è da meno e ben si danno ai due chitarristi fornendo loro una solida base ritmica dando inoltre sicurezza estrema anche al cantante in possesso di una bella voce con un timbro dalla elevata estensione.
Un lavoro ben riuscito che ci fa capire che l’esperienza conta e non basta buttarsi allo sbaraglio ci vuole come detto pocanzi coerenza passione ed integrità ma queste si acquistano col tempo ed i Blitzkrieg ne hanno acquistate tanto.
Stefano Bonelli