Circles

Nel 1504, un vicolo di Imola(città famosa per il circuito di F1) chiamato “Forum Cornelii”  è stato il luogo protagonista per la sua storia di sangue, essendo stato teatro di una sanguinosa faida tra Guelfi e Ghibellini lasciò il segno nell’immaginario popolare e trasformò per sempre il nome di quello stretto sentiero acciottolato in “Vicolo Inferno”. A dispetto della copertina molto bella per altro si potrebbe pensare almeno per il forte impatto visivo ad un band black metal mentre ci troviamo di fronte ad un valido combo fautore di un hard metal dalle tinte moderniste che potremmo inserire nel genere grunge anche se non come influenza principale perché secondo le loro stesse dichiarazioni, i ragazzi di Imola si muovono musicalmente dalle parti di degli Alice In Chains, dei Black Sabbath e dei Black Stone Cherry. E la voce un po’ rauca dello shouter Igor Piattesi, che qui brilla per le sue ottime linee vocali , contribuisce certamente a questo.

Basta ascoltare la trascinante “Suspended“. La voce si sposa bene con i pesanti riff di chitarra e la batteria trainante. E così ci sono solo canzoni rock, senza fronzoli e con un grande potenziale. Brani come la melodiosa “Sneeze In A Mob” si fissano subito in testa e sono immediatamente accattivanti. La voce di Igor ricorda spesso quella del cantante dei Nickelback Chad Kroeger, anche se trovo quella di Igor un po’ più versatile e variabile. A volte la musica dei Vicolo.. mi ricorda i grandi Armored Saint.

Ma anche canzoni trainanti come la potente “Cold Surface” di cui la band ha realizzato anche il video, brillano essendo state create con un songwritng molto personale e l’energia e la potenza che le canzoni emanano fanno di questo un vero must. Con “Circles”, la band presenta un terzo album forte ed entusiasmante, che si distingue per la qualità costantemente elevata. Un album di cui mi sento di consigliare sia l’ascolto che l’acquisto! 

Stefano Bonelli