Melodius Deite
Demonology
Non è solito imbattersi in bands tailandesi, e i Melodius Deite pur avendo raggiunto una certa notorietà nel loro pase nel resto del mondo non li conosce quasi nessuno.
Il loro nuovo album il quinto cronologicamente è un disco importante trattandosi di una metal opera e sin dalla copertina che è stata disegnata dall’artista tailandese Sirayu Kanuchdit realizzata olio su tela, tutti i personaggi principali sono stati coinvolti nel disegno dell’artista in questa grande storia misteriosa.Demonology è un album di power metal neo classico in stile Malmsteeniano epico fantasy con un’affascinante e meravigliosa storia fiabesca. Questa volta scendiamo in profondità nell’oscurità, come dice il titolo dell’album. La storia durante il suo svolgersi verrete trascinati nell’abituale lato oscuro di noti racconti popolari di personaggi misteriosi come Lucifero, Osservatori, Vampiri, Licantropi, Streghe e Banshee. Demonology è certamente una favola ma che viene raccontata da una prospettiva e da una metafora diverse.
La storia si dipana attraverso i 14 brani dell’disco un disco quindi dalla durata strong ,e malgrado questo particolare non di poco conto Demonology si ascolta che è un piacere sia per la storyteller sia per la musica. È fuor di dubbio che il quartetto sia più che preparato e lo dimostrano alla grande con Knights of heaven che mi riportato ai Ring of fire e ai migliori Stratovarius il chitarrista in particolare sembra essere influenzato oltre che da Malmsteen anche da Roger Staffelback, ed in possesso anche di una cultura musicale invidiabile. Dico questo perché nella canzone Prince of the nightfall la melodia della canzone è stata presa di sana pianta dalla composizione originale di André Popp e con testo scritto da Pierre Cour che si chiama L’amour est bleu che in Italia è diventata famosa con il titolo L’amore è blu che venne cantata nel programma di RAI 1 senza rete nientemeno che da Maurizio Arceri (ne esiste un documento video ), ed anche Orietta Berti ne fece una cover nel lontanissimo 1967. Non solo perché lo stesso brano viene ripreso anche da Jeff Beck.
Quindi capirete che quando ho sentito la melodia della canzone mi sono fatto una grassa risata comunque è un brano che solo i miei coetanei conosceranno sicuramente.Comunque a parte questa digressione i Melodius Deite ne fanno una versione in chiave power metal e devo dire che rende molto bene anche se parliamo di una citazione.Ritornando al disco Quest’opera non conosce battute d’arresto e sia nei brani strumentali che in quelli cantati si dimostrano musicisti eccellenti si ascolti per esempio Warrior’s Heart and Soul che vede la featuring di Raphael Dantas che canta alla grandissima. Full Moon è un altro dei pezzi forti dell’album dove le clean vocals si mischiano allo scream rendendo ancora più interessante l’ascolto.
Heroes Strike Back è un altro brano strumentale dove partite barocche eseguite all’unisono da tastiere e chitarra mi hanno fatto impazzire grande tecnica esecutiva ma anche anima.IL disco vanta due featuring interessanti perché infatti Witchery viene cantata da Anira mentre l’altra cantante è Maria Cobos e tutt’due di gran talento.
Finalmente il power metal neo classico ha una nuova e grandissima band i Melodius Deite e non sono ne inglese ne italiani ne americani perchè sono tailandesi che sia il nuovo orizzonte ?
Stefano Bonelli