Cryptic Hatred
Internal Torment
I quattro ragazzi finlandesi tornano con il loro secondo disco uscito il 5 Luglio per la nostrana Time To Kill Records.Quattro Ragazzi all’incirca ventenni che dal 2019, anno della fondazione del gruppo, hanno saputo farsi notare nel panorama underground death metal con tournée in Finlandia, includendo esibizioni con gruppi come i Lost Society e Malevolent
Creation, nonché apparizioni a festival come il Tuska, l’ Helsinki Death Feste il Saarihelvetti. Dopo l’album di debutto Nocturnal Sickness il gruppo ha ricevuto diversi apprezzamenti dal mondo metal soprattutto finlandese, arrivando alla vendita di oltre mille copie fisiche e decine di migliaia di visualizzazioni, alimentando la crescita della loro rabbiosa fanbase nazionale,Con Internal Torment, il gruppo cerca di dare una propria identità ad una proposta che risulta essere sicuramente derivativa e con chiare influenze.Tra le influenze della band si possono chiaramente riconoscere gruppi come Cannibal Corpse, Deicide e Suffocation.Un’altra chiara “citazione” la si ritrova nel ritmo “saltellante” del brano “Chasm Of Void” dove è evidente il riferimento ai Dying Fetus e ai classici stilemi della band americana.Mossi da un entusiasmo che emerge dalle note di questo disco, si ha la percezione di ascoltare un elogio ai grandi del genere con il tentativo di arricchirlo con elementi molto personali.
Ad esempio sono presenti assoli rock più delicati come nel brano “Death Is Upon You”, come derivazioni vicine al mondo del deathcore in “Homicidal Intentions” e altre soluzioni che aiutano a completare un disco che comunque riesce a trasmettere, nel suo complesso, una sua identità ben precisa.Ottima produzione che rende il suono accessibile e ben comprensibile, cosi come le parti vocali che sono le classiche del genere, ma certamente più nitide e riconoscibili all’ascolto.Le sonorità oscillano tra una brutalità primordiale fino ad arrivare a criptiche melodie perfettamente incastonate in un prodotto che risulta davvero convincente.Sicuramente siamo di fronte a riff e sonorità che chiunque conosca il genere può riconoscere chiaramente, ma la foga, la voglia, l’entusiasmo e quella sana e pura incoscienza, fanno si che il disco risulti trascinante e assai coinvolgente.I Cryptic Hatred non inventano assolutamente nulla, ma trasmettono nuova linfa al buon caro e vecchio death metal, dandogli un tocco di modernità che solo ragazzi molto giovani possono trasmettere.
L’old school death metal secondo le nuove generazione, ovvero fresco, nostalgico al punto giusto, ma soprattutto ricco di entusiasmo e sana brutalità.
Daniele Giudici