Lunar Spell
Sacraments of Necromantical Empires
Dopo un Ep iniziale e 2 album usciti tra il 2020 e il 2022,i Lunar Spell. tornano a farsi sentire con questo nuovo lavoro targato Northern silence productions.Il raw black metal suonato da Cryptic(voce,chitarra e synth),K.C.H.(basso) e V.T.(batteria),ricalca molto il modo di suonare di bands come Horna,Satanic warmaster e Sergeist e da questo punto di vista devo riconoscere una certa maestria perchè l’attitudine dei nostri è perfettamente riconducibile ai tantissimi adepti del genere che risiedono in paesi come Norvegia,Finlandia e Scandinavia.
E invece eccoli qui,provenienti dalla Grecia,questi blacksters danno prova di grande capacità compositiva come solo i grandi “anneriti del nord” sanno fare,suonando 6 pezzi uno più interessante dell’altro,pienamente old school e carchi di melodie epiche ed accattivanti,suonate su classici “tupatupa” e blast non troppo moderati che rappresentano un trade mark irrinunciabile per chi,come i L.S.,resta ancorato al tradizionale black metal che ha fatto la storia.Inequivocabili echi finnici,chitarre zanzarose e screams selvaggi sono corazzati da una produzione minimale e fredda come da manuale delle istruzioni,quindi se siete appassionati del b.m. vecchia scuola,state leggendo la recensione giusta,e,pur essendo una proposta musicale più che collaudata,vi assicuro che non ne rimarrete delusi.Questi ateniesi vanno dritti al punto già fin dalle prime note di “Eerie nocturnal shades” e restano fedelmente inquadrati anche nei successivi 4 pezzi che compongono questo album,ad eccezione di “Gloomy necrotic ritual“,ultimo della lista nonchè outro strumentale costituito da una sonata di organo evocativa e di grande effetto.
Non vi sto a descrivere pezzo per pezzo perchè tecnicamente parliamo di una formula impeccabile eseguita in ogni traccia,quindi fondamentalmente ascolterete una chitarra che suona una complessa melodia plettratissima sui classici ritmi di batteria che si ripetono senza mai allontanarsi dagli standard,arricchita di tanto in tanto da certi elementi symphonic che valorizzano diligentemente ogni singola traccia.Ecco,da quest’altro punto di vista potreste considerare il tutto un pò scarico di personalità,ma la qualità del materiale suonato fa presto dimenticare questo aspetto perchè comunque questi ragazzi suonano bene e riescono,con una certa coerenza,ad esprimere odio ed oscurità nel modo più esatto concepibile.E’ sbalorditivo di come 3 ateniesi riescano ad incarnare lo spirito dei paesi nordici che ho precedentemente citato,spesso mi sono imbattuto in release che,pur essendo concepite da personaggi di chiara appartenenza territoriale hanno concepito delle vere e proprie vergogne inascoltabili(o quasi),dimostrazione del fatto che quando l’attitudine è quella giusta,a poco serve dire di essere norvegesi o finlandesi,la proposta musicale dice sempre la verità,ed in questo caso non posso fare che i complimenti ai L.S. che,pur presentando un lavoro che non aggiunge niente di nuovo o innovativo,riescono a tirar fuori un disco black metal apprezzabile,ispirato e che si colloca benissimo in una platea in cui il genere conta innumerevoli seguaci assetati di sangue e blasfemia.Consiglio vivamente agli appassionati del genere,di ascoltare questo lavoro perchè sono sicuro che troveranno qualcosa di interessante per le loro orecchie.
Giuseppe Musso