Furious Jane
Empress
Dalla Campania arrivano gli esordienti Furious Jane che attraverso la solerte Volcano Records permette alla band di pubblicare questo Ep loro prima fatica discografica. La band è giovane e intraprendente e questo dischetto dimostra la loro buona preparazione.
Empress è il titolo di questi cinque pezzi che godono tutti di una freschezza innata tipica delle giovani band alle prese con le loro canzoni. In questo disco non c’è spazio per le ballads ma forse inserendole avrebbero inficiato la buona atmosfera di divertimento che la band ha saputo creare. I Furious propongono una sorta di street’n’roll senza disdegnare qualche sfumatura punk che si nota in Policeman il cui mood ci richiama ai The Clash Police On My Back non è una cover ma nel rifferama c’è comunque una citazione non so quantomeno volontaria fatto sta che non si può fare a meno di pensare alla famosa canzone di Joe Strummer e Mick Jones.Gli altri brani del dischetto non sono particolarmente veloci essendo dei midtempo in pieno stile rock’n’roll che a volte richiamano i Guns’n’roses o gli L.A. Guns aggiungendo qualche spruzzata funk alla Extreme.
La band apre le danze con Crack che viene aperta co un bel riff dove si inserisce tutta la band dal brano è stato tratto anche un video per lanciare la canzone. Kick tiene alta la tensione ed un invito a da un calcio a tutto che ci impedisce di vivere la vita come vogliamo senza che nessuno ci impedisca di farlo. Dragon Girl è un bel pezzo ritmato con batteria e chitarra che scandiscono il tempo per poi andare in un territorio blues. La conclusiva Spend the night ci racconta un modo di trascorrere la notte nel sano segno del sesso con qualche bella pupattola che immagino con quelle canottiere attillate senza reggiseno e minigonna in pelle ,vabbè è la mia immaginazione che corre che ci volete fare. Let Spend the night togheter cantavano i Rollins Stones decenni fa ed in questa canzone dei Furious Jane si esprime la stessa concettualità come a dire che la voglia di fare sesso era valida allora come adesso.
A parte questa mia disgressione sx , debbo fare i complimenti alla band campana er averci dato la possibilità di ascoltare il loro bell’esordio.
Stefano Bonelli